Gran finale per la XVII edizione di Metamorfosi

Un mese di spettacoli, un mese di intense interpretazioni, un mese di grandi emozioni a fior di palcoscenico. Questo è Metamorfosi XVII, la rassegna di saggi degli allievi della Scuola di Teatro MaMiMò, che giunge, questa settimana, al suo traguardo. A partire dal 3 maggio gli spettatori del Teatro Piccolo Orologio, insieme a quelli del teatro Pedrazzoli di Fabricco e della Casa delle Arti di Cernusco sul Naviglio, hanno riso, hanno pianto, hanno riflettuto insieme agli attori, in un continuum di passioni tra il palcoscenico e la platea.

Sarà un arrivo in volata per gli ultimi tre spettacoli, che costituiscono il gran finale della rassegna.

Venerdì 5 e domenica 7 giugno, gli allievi del corso avanzato di Giovanni Rossi porteranno in scena un classico intramontabile come L’Avaro, di Molière. La pièce, fedelmente ispirata all’opera del grande drammaturgo d’oltralpe, segue le vicende di Arpagone, l’avaro appunto, uomo dal carattere schivo e introverso, spregiudicato speculatore e inguaribile schiavo dell’unico amore della sua vita, il denaro. L’opera, fin dalla sua prima comparsa, suscitò scandalo ed aspre discussioni; sintomi, questi, dell’inestimabile valenza provocatoria del testo, irriverente e politically incorrect nella sua irriducibile, per quanto sorniona, denuncia delle sporcizie e dei vizi di uno spaccato d’umanità quanto mai familiare allo spettatore d’oggi.

mamimo-sogno-di-una-notte-di
Foto tratta dallo spettacolo “Sogno di una notte di mezza estate”- foto di Nicolò Degl’Incerti

 

Si prosegue lunedì 8 e martedì 9 giugno con “Erano tutti miei figli”, tratto dalla penna di Arthur Miller. Lo spettacolo, frutto di un anno di lavoro a stretto contatto con il testo da parte degli allievi del corso tenuto da Luca Cattani, racconta la storia di un piccolo paese di provincia, immerso nella sua immobilità totale, ostile a ogni cambiamento, che vede affiorare, inaspettate, le ombre di un passato scomodo e rimosso, che stravolgerà le vite dei protagonisti.

Dulcis in fundo, venerdì 12 giugno, il palcoscenico di via Massenet ospiterà “L’isola della morte”, liberamente ispirata all’onirico “M”, di Woody Allen, e interpretata dagli allievi del corso base di Parma di Massimiliano Sozzi. La notte è lo scenario privilegiato della vicenda, che vede un semplice ed ignaro impiegato coinvolto in una folle caccia all’uomo, sulle tracce di un pericoloso serial killer. Quando, in una serie di imprevedibili colpi di scena, i sospetti ricadono proprio su di lui, l’infelice attraversa una fantastica successione di episodi surreali, nel quali si trova a doversi difendere dalla cieca fame di giustizia ‘fai da te’ della folla imbestialita, di manzoniana memoria. Il genio del regista americano, in questa commedia, mette l’uomo di fronte alla sua paura più ancestrale, quella della morte, e lo fa con la sua tipica ironia e il suo gusto per il grottesco.

Sogno-di-una-notte-di-mezza-estate--
Sogno di una notte di mezza estate -foto di Nicolò Deg’Incerti

 

 

Tutti gli spettacoli andranno in scena al Teatro Piccolo Orologio, alle ore 21, ad eccezione dello spettacolo di domenica 7 giugno che, a causa di un cambio di programma, sarà alle ore 16.30.

Il programma completo della rassegna è consultabile sul sito www.mamimo.it o su http://www.youblisher.com/p/1128686-Libretto-Metamorfosi-2015/ .