Nei giorni scorsi si è svolta a Guastalla l’iniziativa di prevenzione contro l’ictus cerebrale, organizzata da A.L.I.Ce. Reggio Emilia Onlus (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale), in collaborazione con L’Unità Internistica Multidisciplinare dell’Ospedale di Guastalla, (ed il Gruppo di Lavoro del Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale Ospedaliero dell’Ictus (coordinato dal dott. Mario Alfieri).
Sono stati 207 i cittadini di Guastalla e zone limitrofe che si sono recati presso i Poliambulatori dell’Ospedale di Guastalla per sottoporsi gratuitamente ai controlli dei più importanti parametri correlati al rischio di ictus cerebrale: pressione arteriosa, valutazione del ritmo cardiaco, della glicemia e del colesterolo.
In particolare, le persone che presentavano due o più parametri alterati, sono state valutate da un neurologo e un internista che, dopo aver effettuato una valutazione dell’indice di rischio cardiovascolare, hanno spiegato il significato di rischio di ictus, dando consigli sullo stile di vita e suggerendo cambiamenti delle abitudini alimentari.
Nei soggetti con elevato rischio cardiovascolare (circa 8%) è stato eseguito un eco-color-doppler dei tronchi sovra aortici.
I pazienti con isolata iperglicemia o ipercolesterolemia sono stati inviati ad un colloquio con il medico diabetologo o con il medico del TEAM nutrizionale.
Nei soggetti con sospetta aritmia (circa 4%) è stato effettuato l’elettrocardiogramma.
L’iniziativa ha riscontrato una buona partecipazione dei giovani, coerente con l’obiettivo di sensibilizzare i soggetti nei confronti di uno stile di vita adeguato alle direttive della World Stroke Organization, soprattutto per quanto riguarda l’attività fisica, le abitudini alimentari e l’astensione dal fumo.
Si ringraziano: Direzione dell’AUSL, Direzione ospedaliera, personale medico e infermieristico dell’Ospedale e i volontari di A.L.I.Ce. che hanno prestato, gratuitamente, il loro servizio a favore della cittadinanza offrendo un contributo fondamentale per il successo dell’iniziativa.
Dati sull’ICTUS
L’ictus (dal latino colpo) è un improvviso evento vascolare patologico (disturbo della circolazione) che compromette rapidamente e sensibilmente la funzionalità del cervello, in modo settoriale oppure diffuso (termine inglese: stroke).
L’ictus si manifesta all’improvviso, solitamente senza sintomi dolorosi, con interessamento di importanti funzioni (del linguaggio, della motricità, della sensibilità e della coordinazione).
L’ictus ischemico rappresenta l’80% dei casi ed è dovuto ad un trombo o ad un embolo che va ad occludere uno dei vasi sanguigni. É possibile intervenire in centri altamente specializzati, entro circa quattro ore dall’evento, con la terapia cosiddetta “fibrinolitica” che facilita la riapertura del vaso occluso, evitando danni permanenti.
L’ictus emorragico rappresenta il restante 20% dei casi ed è dovuto alla rottura di un vaso per malformazione delle arterie (aneurismi) o livelli alti di pressione.
Ogni anno, nel nostro Paese, vengono registrati circa 200mila nuovi casi di ictus cerebrale, dei quali 4200 riguardano soggetti con età inferiore ai 45 anni. La mortalità a 30 giorni dopo un ictus ischemico è pari al 20% mentre in caso di ictus emorragico la percentuale di mortalità sale al 50%.
Tra i fattori di rischio dell’ictus ci sono, oltre l’ipertensione arteriosa anche il fumo, il diabete, l’ipercolesterolemia e la fibrillazione atriale (FA), quest’ultima responsabile di circa il 15% di tutti gli ictus e del 20% di tutti gli ictus ischemici.
Grazie ad una costante prevenzione e ad una attenta diagnosi precoce il rischio di ictus può esser ridotto nettamente. I punti cardine dell’azione preventiva sono quindi l’individuazione e la quantificazione del rischio e il conseguente avvio di un percorso di correzione dei fattori di rischio individuati: modifica delle abitudini di vita, abolizione del fumo, monitoraggio e /o terapia dell’ ipertensione arteriosa, del diabete e della fibrillazione atriale.
Il messaggio che vuole dare A.L.I.Ce. è: l’ictus si può prevenire e curare!
A.L.I.Ce. Reggio Emilia Onlus è attiva dal 1998. Ne fanno parte persone colpite da ictus, loro familiari, neurologi esperti nella diagnosi e nel trattamento della patologia, medici, fisiatri, fisioterapisti, logopedisti, infermieri, personale sanitario e volontari.
Gli obiettivi dell’associazione sono:
Migliorare la qualità della vita delle persone colpite da ictus, dei loro familiari e delle persone a rischio.
Diffondere la cultura della prevenzione.
Facilitare l’informazione per un tempestivo riconoscimento dei primi sintomi della malattia così come delle condizioni che ne favoriscono l’insorgenza.
Divulgare le informazioni sulla curabilità della malattia.
Creare un collegamento tra pazienti, familiari e personale sanitario al fine di facilitare al massimo il recupero funzionale e consentire un rapido inserimento della persona colpita da ictus nell’ambiente familiare, sociale e lavorativo.
Dal 2010 A.L.I.Ce. Reggio Emilia è sede di Alice Emilia Romagna: il modello di organizzazione regionale ha ottenuto significativi apprezzamenti anche a livello internazionale.
Informazioni: Mirella Mazzi, Segretaria A.L.I.Ce. Reggio Emilia Onlus, tel. 334/1920102 – mail: grasselliro@alice.it