Un riconoscimento per i giovani talenti correggesi

Partecipare attivamente al bene civico, culturale, sociale e morale della propria Comunità è uno dei punti fondamentali del Codice etico dei Lions e sostenere i giovani risponde sicuramente a questa finalità, soprattutto quando si tratta di riconoscere e incoraggiare quei giovani che si sono distinti per il loro talento. E’ con questo spirito che i Soci del Lions Club Correggio “Antonio Allegri” hanno organizzato un incontro per conoscere alcuni giovani correggesi meritevoli di attenzione per le loro abilità artistiche e culturali.

Fabio Adani, Benedetta Bonfiglioli, Sara Culzoni, Stefania Iotti e lo straordinario Francesco Messori, il capitano della squadra Nazionale di Calcio Amputati, hanno accolto con entusiasmo l’invito del presidente del club correggese, Giorgio Davoli, a raccontare il loro percorso di crescita, i timori, i primi riconoscimenti, i faticosi successi, ma anche le ambizioni per un futuro che appare quanto mai avaro di gratificazioni.

Stefania-Iotti-Fabio-Adani-Sara-Culzoni-Benedetta-Bonfiglioli-Francesco-Messori--Accorsi-e-il-presidente-Lions-Davoli
Da sinistra: Stefania Iotti, Fabio Adani, Sara Culzoni, Benedetta Bonfiglioli, Francesco Messori, Accorsi e il presidente Lions

 

Grande l’attenzione per il percorso artistico di Fabio Adani, acquarellista innovatore che ha già esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, e per Stefania Iotti, pittrice specialista in strepitosi “falsi d’autore”. Così come grande è stata l’emozione nell’ascoltare le composizioni di Benedetta Bonfiglioli, scrittrice ormai affermata vincitrice di importanti premi letterari, e di Sara Culzoni, giovanissima scrittrice drammaturgica che si dedica con successo al teatro, alla regia, alla coreografia.

L’incontro si è concluso con l’intensa testimonianza di Francesco Messori, il capitano della squadra Nazionale di Calcio Amputati, orgoglioso per gli eccezionali risultati ottenuti sul campo, instancabile nell’impegno di sensibilizzazione della società riguardo alle complessità vissute quotidianamente dalle persone diversamente abili.

Una vita affrontata ogni giorno con coraggio e determinazione per superare qualsiasi avversità, anche fisica. Un monito per tutti quanti i presenti ad andare avanti, nonostante le difficoltà, per affermare il proprio talento, ma prima di tutto se stessi. Perché, come diceva Eleanor Roosevelt rivolgendosi ai giovani, il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni.