“MetaMorfosi”, il teatro firmato MaMiMò

Prosegue senza sosta la corsa della XVII edizione di “Metamorfosi”, la rassegna di saggi degli allievi della Scuola di Teatro firmata MaMiMò, con un folto programma di appuntamenti fino al 12 giugno. Dopo le emozioni e le incursioni fiabesche portate in scena al Teatro Piccolo Orologio dai bambini e ragazzi dei corsi Junior, il programma della terza e quarta settimana si presenta altrettanto ricco di proposte; sul palcoscenico si alterneranno gli allievi dei corsi studio spettacolo e base, cui faranno seguito i quattro giorni dedicati al saggio del corso Professionalizzante, dal 23 al 26 maggio, che si cimenterà con un intramontabile classico come il “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare.

Si parte dalla commedia “Ma non è una cosa seria”, di Pirandello, che sabato 16 maggio andrà in scena alle ore 21 al Teatro Pedrazzoli di Fabbrico, per la regia di Giovanni Rossi. Gioco spregiudicato sul doppio volto del matrimonio, tra convenzione e sentimento, l’unione fasulla tra Gasparina e Bruno architettata da quest’ultimo, scapolo libertino, non è che una tattica per mantenere, sotto false apparenze, la propria indipendenza; perché, in fondo, non è una cosa seria. Lo stesso spettacolo sarà in replica giovedì 21 maggio, alle ore 21, al Teatro Piccolo Orologio.

Atti-unici---MetaMorfosi-2015
Atti unici -MetaMorfosi 2015

 

Domenica 17 e lunedì 18 maggio il palcoscenico di via Massenet ospiterà poi “Capre, cavoli e lupi”, pièce liberamente ispirata a “La resistibile ascesa di Arturo Ui” di Bertold Brecht. Gli allievi di Luca Cattani, dopo un anno di lavoro a stretto contatto con il testo e di studio sulla sua struttura drammaturgica, portano in scena il frutto delle loro fatiche in questo spettacolo sull’eterno consenso all’uomo forte, l’uomo della provvidenza, nei momenti di crisi economica, politica e sociale.

Cappuccetto-Rosso---MetaMorfosi-2015
Cappuccetto Rosso -MetaMorfosi 2015

Il ratto della bella Elena di Troia è, invece, motore della vicenda rappresentata in “Chiudete le porte della guerra”, brillante e profonda sintesi delle ragioni della pace, opposte alla propaganda e alla bellezza feroce della guerra, cantata dai poeti, la cui lancia precede quella dei soldati. Paradossale riscrittura della Storia affidata ad Alessandro Vezzani e ai suoi allievi, da un testo di Jean Giraudoux, la pièce immagina un mondo senza Omero, perché non c’è alcuna guerra di cui cantare. Appuntamento al Teatro Piccolo Orologio, martedì 19 e mercoledì 20 maggio, alle ore 21.02Da sabato 23 a martedì 26 maggio, ogni sera alle ore 21, sarà finalmente il turno degli allievi del corso Professionalizzante tenuto dal Direttore Artistico del MaMiMò, Marco Maccieri. Il corso è rivolto a chi vuole trasformare la passione teatrale in una professione e intraprendere la carriera dell’attore, ma anche a chi vede nel teatro qualcosa in più di un semplice divertimento e intende affrontare un percorso di formazione intensivo. Da questo trampolino, ogni anno alcuni allievi si cimentano con i provini di accesso alle migliori accademie drammatiche d’Italia, con ottime percentuali di successo.

Gli aspiranti attori porteranno in scena, come accennato, il “Sogno di una notte di mezza estate”, multiforme parabola onirica tra divinità terrestri e celesti che si contendono per gioco le sorti umane, artigiani che si improvvisano attori tragici, amori tormentati, città dure e ‘selvagge’ cui si contrappongono foreste cortesi e fatate. Divertissement e profonda presa di coscienza insieme, lo spettacolo si serve del veicolo del sogno per svegliare, una volta accese le luci in sala, nuove e mature consapevolezze di sé e del mondo.

Il programma completo della rassegna è consultabile sul sito www.mamimo.it