Musica#RE è il concerto-evento, con artisti di fama internazionale, grazie al quale, il prossimo 15 aprile (ore 20,30) al Palasport di Reggio Emilia, si raccoglieranno risorse da devolvere in beneficenza per il progetto di nuovo reparto di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.
Concerto e progetto sono stati presentati alla stampa, nel Municipio di Reggio Emilia, dal sindaco della città Luca Vecchi, dalla cantante statunitense Amii Stewart protagonista di Musica#RE, da Giovanni Fornaciari direttore di Medicina III dell’Arcispedale Santa Maria Nuova/Irccs e presidente di Apro Onlus, associazione beneficiaria dell’iniziativa, da Romano Sassatelli direttore di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’Arcispedale Santa Maria Nuova/Irccs e responsabile del progetto “Io mi impegno!” di Apro Onlus.

Seguendo la filosofia di sostegno al proprio territorio tramite progetti dove cultura e beneficenza si fondano, il concerto Musica#RE è stato voluto dai Lions e organizzato dai Lions Club Reggio Emilia Regium Lepidi e Cispadana – rappresentati all’incontro con la stampa dai rispettivi presidenti Enrico Prandi e Gabriele Fontanesi – per conto di tutta la Quinta Circoscrizione del Distretto 108Tb, con il patrocinio del Comune di Reggio Emilia.

Il perfetto mix di artisti internazionali vedrà sul palcoscenico insieme, il 15 aprile, la stessa Amii Stewart, Andrea Griminelli, Fabrizio Bosso e Stefano Nanni con il suo Octa Jazz Quartet con la conduzione di Sammy Barbot. Un prestigioso concerto di Jazz, Soul, Blues e Grandi Colonne sonore.
Al progetto lavora già da diversi mesi APRO Onlus, nuova denominazione per Ascmad Prora Onlus (storica associazione di volontariato reggiano), tramite la campagna di raccolta fondi ‘Io mi impegno!’, appunto a sostegno del nuovo reparto di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’Arcispedale Santa Maria Nuova. Il nuovo progetto è finalizzato alla realizzazione di un reparto di eccellenza, in termini di spazi, tecnologia ed accoglienza: in particolare spicca la nuova sala operatoria ‘ibrida’ in cui, tramite apparecchiature ad alta tecnologia, sarà possibile integrare e coadiuvare le varie metodiche di endoscopia, chirurgia ed imaging radiologico. In questo progetto la tecnologia è finalizzata a percorsi di cura più mirati, efficaci, veloci e a misura del paziente.
