Tre milioni di euro per il territorio reggiano. La Fondazione Manodori ha deliberato le erogazioni in risposta alle domande pervenute lo scorso anno. Nonostante la contrazione delle risorse, l’ente ha mantenuto gli obiettivi del piano programmatico ed ha confermato il proprio appoggio a tante realtà che operano nell’ambito del non profit.
Nel 2014 la Fondazione Manodori ha ricevuto 328 domande di contributo e ha risposto positivamente a 92. Tra i progetti pervenuti, sono stati scelti quelli a maggiore ricaduta sociale. Rispetto al bando per il terzo settore, sono state privilegiate le iniziative realizzate in rete tra soggetti diversi e in grado di catalizzare altre risorse.
La Fondazione eroga nei settori di educazione e formazione, assistenza e volontariato, salute pubblica, arte e cultura, a sostegno di scuole, ospedali, parrocchie, enti locali, soggetti che operano nel sociale e in ambito culturale. Ogni anno, vengono realizzati progetti proposti direttamente.
Nel settore assistenza e volontariato, sono numerose le iniziative sostenute rivolte ai minori, sia a supporto dell’ambiente familiare che della rete delle relazioni sociali e scolastiche. Il bando dello scorso anno, infatti, aveva l’obiettivo di incentivare la prevenzione del disagio di bambini e adolescenti, promuovendo il diritto alla formazione e ad uno sviluppo armonico.
Sono stati inoltre stanziati fondi per aiutare le categorie sociali deboli e le mense cittadine per indigenti. Da segnalare, un progetto per il Servizio Civile Volontario e per realizzare un Sociopolo nell’area cittadina.
Contributi specifici sono stati erogati per facilitare l’autonomia dei disabili, aiutare le donne sole con bambini, gli ammalati e per strutture e servizi rivolti ad anziani non autosufficienti.
Sul versante educativo, i contributi più rilevanti sono stati quelli a favore della Fism e dell’Istituzione Scuole e Nidi del Comune di Reggio Emilia per garantire i servizi per l’infanzia e la frequenza a scuola di tanti bambini, in appoggio alle famiglie in difficoltà a pagare le rette. La Fondazione supporta da anni l’attività di tutte le scuole della provincia, dal nido all’università, per master, borse di studio, doposcuola, percorsi di didattica digitale e formazione degli insegnanti. Tra gli altri, progetti per prevenire l’abbandono scolastico e per promuovere la cooperazione e l’intercultura realizzati negli oratori provinciali.
Confermato, il consueto contributo all’Istituto di Studi Musicali ‘Peri’ di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti e quello ai servizi per la prima infanzia nelle zone appenniniche.
Per la salute pubblica, dopo aver consultato le strutture sanitarie competenti, sono stati erogati contributi per l’aggiornamento tecnologico dell’Arcispedale Santa Maria Nuova. Di particolare importanza, la conclusione dell’intervento per l’acquisizione della terza unità radiante per il trattamento dei tumori, un progetto triennale per dotare il reparto di Radioterapia di un acceleratore lineare.
Sono stati erogati un contributo all’Avis provinciale per costruire la ‘Casa del Dono’ e fondi per la ricerca, la cura e la diagnosi precoce di patologie rare.
Nell’ambito dell’arte e della cultura, le principali erogazioni sono andate a sostegno delle maggiori istituzioni culturali cittadine. È stato confermato il contributo annuale a I Teatri per la stagione in corso e per progetti per i giovani e le scuole, così come alla rassegna Fotografia Europea.
Per il recupero e il restauro del patrimonio artistico e architettonico, sono stati stanziati fondi per il restauro del Duomo di Guastalla e per il ripristino del Teatro Sociale di Luzzara.
La Fondazione ha promosso la realizzazione e la divulgazione di un’opera editoriale sul restauro del Duomo di Reggio Emilia e del volume ‘Gli Etruschi e gli altri’, a cui è stata affiancata una mostra ai Musei Civici. Nell’ottica di promuovere il territorio e la coesione sociale, sono stati concessi contributi a rassegne ed iniziative culturali.