L’Ufficio Liturgico diocesano pubblica l’elenco dei defunti dalla Pasqua 2014 ad oggi che vengono ricordati nella Messa Crismale di giovedì 2 aprile.
2014
– Don Augusto Corradini, 82 anni, deceduto nella tarda serata di domenica 16 marzo presso la Casa di Riposo parrocchiale di Baiso. Era nato il 21 aprile 1932 ad Albinea e aveva ricevuto l’ordinazione presbiterale nel 1955. Nei primi 12 anni ha esercitato il ministero in montagna, quattro come vicario cooperatore a Civago e Baiso, otto come parroco a Morsiano e Novellano. È partito come missionario fidei donum per il Madagascar nel novembre 1967, nella prima equipe diocesana. Rientrato nel 1971, Don Augusto è tornato parroco a Morsiano e Novellano. Dal 1978 è stato parroco a Baiso per 35 anni, fino al settembre 2013. Il Vescovo Massimo, giunto da Marola, dove era in corso l’ultimo ritiro dei preti, ha recitato il Rosario nella parrocchiale di Baiso la sera del 17. Le esequie sono state celebrate dal Vescovo Caprioli il 18 marzo.
– p. Fiorenzo Maria Gobbo, 87 anni, servo di Maria, priore della Comunità nella Basilica della Ghiara, deceduto all’ospedale di Reggio, il 22 marzo. Era sabato, giorno di memoria mariana, e ha ricevuto l’ultimo saluto nel Santuario amato della Ghiara, il martedì successivo, solennità dell’Annunciazione, il mistero mariano da lui più rappresentato nella sua vocazione e ministero di artista.
– Mons. Prof. Francesco Salvarani, 88 anni, deceduto nella Casa della Carità di Scandiano alle prime ore del 29 aprile, festa della Madonna della Ghiara, confratello dalla vasta cultura e dalla profonda spiritualità. Era nato a Pratissolo il 19 gennaio 1926 e aveva ricevuto l’ordinazione presbiterale nel 1949. Successivamente era stato inviato come vicario cooperatore per brevi periodi in diverse parrocchie. Nel frattempo aveva assunto gli incarichi di vice assistente diocesano della Gioventù Femminile di Azione Cattolica e di assistente diocesano dei Maestri cattolici. Fin dagli anni Cinquanta don Salvarani avviò una lunga e proficua attività di insegnamento in campo letterario e filosofico: insegnante e preside in Seminario, così pure nelle scuole statali, nella scuola media dell’Istituto San Vincenz; ha insegnato anche nei corsi di teologia per laici. A livello pastorale, è stato impegnato nel servizio festivo in diverse parrocchie (1977-2001) nonché come aiuto al cappellano del Cimitero monumentale di Reggio Emilia (2002-2009). Uomo di cultura e d’ingegno dal carattere schivo e risoluto, era molto attento alle vicende della Chiesa, e in particolare di quella diocesana. Lettore indefesso, possedeva migliaia di libri, parzialmente già donati alla Biblioteca Comunale di Carpineti. Nel 2009, dopo anni di studio, ha pubblicato un volume di oltre 500 pagine su Edith Stein, “la grande figlia d’Israele, della Chiesa, del Carmelo”. Una grande svolta nella sua vita è stata la progressiva perdita della vista. Non potendo più recitare il breviario, negli ultimi anni gli è rimasta costantemente tra le mani la corona del Rosario, che lo aiutava a passare le giornate in preghiera. La liturgia di commiato è stata presieduta dal Vescovo la mattina del 1° maggio nella chiesa di Pratissolo. Il Vescovo ha letto l’omelia veramente pasquale che don Francesco aveva preparato per il suo ultimo saluto, come meticolosamente aveva preparato tutte le parti della Messa esequiale (perfino le intenzioni dei fedeli, al fine di evitare ogni elogio alla sua persona).
– p. Guglielmo Sghedoni, deceduto a 95 anni il 19 maggio, nell’infermeria del Convento dei Cappuccini. È stato uno dei protagonisti del Sinodo diocesano, vicario episcopale per la vita consacrata dal 1978 al 1995, confessore e consigliere spirituale dei Vescovi di Reggio. Le esequie sono state presiedute da Mons. Caprioli, concelebrate dal Superiore regionale dei Cappuccini, fr. Matteo Ghisini, da diversi preti diocesani e religiosi. Il ricordo nell’omelia è stato tracciato da p. Lorenzo Volpe.
– Don Lorenzo Braglia, 85 anni, è spirato nel pomeriggio di martedì 20 maggio, nella sua comunità de “La Collina” a Codemondo, prete dallo spirito missionario e molto impegnato nel sociale. Da alcuni anni era gravemente malato. Era nato il 5 ottobre 1928 a Calerno e aveva ricevuto l’ordinazione presbiterale nel 1955. I suoi primi incarichi pastorali lo videro vicario cooperatore a Castellarano e a San Polo d’Enza. Parroco a Massenzatico per un decennio (fino al 1969) e delegato per le missioni diocesane in Brasile negli anni 1968-1970, dopo che già dal 1959 si era fatto promotore del Gruppo laicale missionario.
Dal 1988 al 2007 ha esercitato il ministero pastorale festivo nella parrocchia di San Giuseppe al Migliolungo in aiuto al confratello di ordinazione, don Giuseppe Palazzi, e spesso celebrava nella Casa della Carità cittadina.
– Mons. Luigi Brioni. Dopo una lunga e dolorosa malattia, ha chiuso a 77 anni la sua giornata terrena la sera di sabato 14 giugno nell’Hospice dell’Ospedale di Guastalla.
Nato a Novellara il 5 maggio 1937, è stato una figura notevole non solo per il Vicariato della bassa reggiana — di cui è stato per 25 anni vicario episcopale — ma per l’intera Diocesi. Aveva ricevuto l’ordinazione presbiterale nel 1962, vivendo i primi diciott’anni di ministero a Luzzara, come vicario cooperatore, quindi come parroco per un anno. Dal 1980 al 1986 don Luigi è stato parroco a San Martino di Guastalla, poi trasferito a Novellara, prima come vicario cooperatore di Mons. Gino Andreoli, “con diritto di successione”: vi divenne parroco nel 1990 fino al 1999.
Dal 1999 monsignor Brioni ha retto il Santuario diocesano della Beata Vergine della Porta a Guastalla, agendo pure come amministratore parrocchiale per le comunità di San Girolamo di Guastalla e di Tagliata, oltre che come insegnante di religione nella scuola media delle Orsoline. È stato, infine, dal 2007 al 2009, parroco dell’unità pastorale di Guastalla, dove è rimasto come collaboratore fino alla morte. Negli ultimi cinque anni di ministero, già segnati dalla malattia, monsignor Brioni è rimasto a disposizione particolarmente per il sacramento della Riconciliazione, manifestando una non comune dedizione ai fedeli, fatta di grande capacità di ascolto e di un forte senso della comunità. Un motivo ulteriore di sofferenza fu per lui la chiusura del Santuario della Porta, che ha sempre amato moltissimo. Ha offerto gli ultimi giorni della sua malattia per i sacerdoti novelli, don Giacomo Menozzi e don Gionatan Giordani, che ha celebrato la prima Messa proprio a Guastalla la domenica 15 giugno. Dopo le soste di preghiera nelle sue amate chiese di Tagliata e del Santuario ha ricevuto l’ultimo saluto il 16 giugno nella chiesa dei Servi di Guastalla; ha presieduto il vescovo Massimo e il ricordo nell’omelia è stato fatto dal suo successore a Guastalla, don Alberto Nicelli, vicario generale.
– Don Ugo Termanini, deceduto a 95 anni, l’8 luglio, nella Casa della Carità di Sassuolo, dove era ospitato dal 2010.
Era nato a San Michele de’Mucchietti (Sassuolo) il 21 gennaio del 1919 ed era stato ordinato sacerdote nel luglio dell’Anno Santo 1950. Dopo l’ordinazione fu vicario cooperatore a Cadelbosco Sopra e a San Martino di Correggio, di cui divenne economo spirituale dal 1965 e parroco nel 1966, dove vi rimase fino al 1993. Approdato alla parrocchia della SS. Consolata di Sassuolo, è stato infaticabile confessore, cappellano della Casa della Carità e di Casa Serena, struttura comunale per anziani.
Assente da Reggio il Vescovo Massimo, le esequie sono state il 10 luglio alla Consolata, presiedute dal vescovo Adriano Caprioli, espressamente citato nel testamento spirituale di Don Ugo quale “celebrante dei suoi funerali”! (Era stato scritto prima dell’ingresso del nuovo Vescovo!)
– p. Casimiro Braglia, ofm. capp., 92 anni, già cappellano nella parrocchia dell’Ospedale Santa Maria Nuova, deceduto il 9 luglio.
– p. Mario Cappucci, ofm. capp., 78 anni, deceduto il 29 luglio, già parroco dell’Ospedale e vicario episcopale per la pastorale della salute con i Vescovi Gibertini e Caprioli.
– Mons. Valerio Beneventi, 85 anni, deceduto nell’ospedale di Reggio il sabato 6 settembre, dopo l’ischemia che lo aveva colpito 24 ore prima nella sua residenza parrocchiale a Ciano d’Enza.
Era nato a San Bartolomeo il 14 giugno 1929 e aveva ricevuto l’ordinazione presbiterale il 23 giugno 1957. I primi incarichi pastorali lo hanno visto impegnato come vicario cooperatore a Prignano, quindi parroco a Gombio dal 1958 fino al 1984, quando diventò parroco a Ciano d’Enza. È rimasto parroco fino all’autunno del 2010, fungendo nel frattempo anche da amministratore parrocchiale a Rossena dal 1996 e, dal 2004, a Canossa, Cerredolo de’ Coppi, Roncaglio, Monchio delle Olle e Selvapiana. Negli ultimi quattro anni era rimasto amministratore parrocchiale di Canossa e collaboratore del nuovo parroco moderatore dell’unità pastorale, don Vasco Rosselli, mettendosi a disposizione per la celebrazione delle (tante) Messe e per il sacramento della Confessione.
Don Valerio ha dimostrato un grande spirito di sacrificio fin dagli anni di Gombio, quando si era adattato ad abitare in una sorta di piccola baita; persona piena di premure per i sacerdoti più anziani della sua zona pastorale, che spesso accompagnava in pellegrinaggi ai diversi santuari. Le esequie sono state celebrate il 9 settembre nella parrocchiale di Ciano, presiedute dall’emerito Caprioli; il ricordo nell’omelia è stato fatto da mons. Francesco Marmiroli, che per oltre vent’anni ha prestato servizio a Ciano nelle feste pasquali e natalizie.
2015
– Don Achille Lumetti. È morto la notte del 2 marzo, poco prima delle 4. Il nostro confratello, che avrebbe compiuto 84 anni il prossimo maggio, era ricoverato dalla fine di gennaio a seguito di ischemia cerebrale, prima a Baggiovara e, da una settimana, a Sassuolo.
Nato il 17 maggio del 1931 a San Cassiano di Baiso, era stato ordinato il 19 giugno 1955, compagno di ordinazione di don Augusto Corradini e don Renzo Braglia, prima ricordati.
Nei primi 10 anni è stato vicario cooperatore a Puianello e Vezzano, a Masone, a Scandiano, a San Zenone, all’Ancora di Sassuolo, a San Terenziano, a Casteladaldo, dove è diventato parroco nel 1966 e vi è rimasto, assumendo pure la cura pastorale di Valestra, fino al 1980.
Divenuto parroco della giovane parrocchia di Madonna di Sotto a Sassuolo, curata fino al 1980 dai padri Cappuccini, don Achille l’ha guidata per 35 anni, pieno di iniziative popolari, missionarie, con l’aiuto del fratello don Umberto, servo della Chiesa e cappellano all’ospedale di Sassuolo. Le esequie sono state celebrate a Madonna di Sotto martedì 3 marzo con grande concorso di popolo (tra cui tantissimi bambini e ragazzi intorno alla salma del loro “Don”). Il Vescovo emerito Caprioli ha presieduto le esequie e ha ricordato la figura di Don Achille attraverso i ricordi ancora nitidi della Visita pastorale nel febbraio 2002.
Un altro lutto ha colpito il clero in questa Quaresima e che verrà ricordato nella Messa crismale.
– Don Angelo Foroni. Lo “storico” parroco di Codemondo (vi era stato mandato nel 1966 dal vescovo Gilberto Baroni), si è spento nella Casa del Clero a Montecchio la mattina di sabato 14 marzo (nell’anniversario di Baroni), a 93 anni.