Un reggiano alla corte del Negus

Interesse e successo ha riscosso la presentazione del libro di Giovanni Fontanesi I viaggi africani del capitano Vincenzo Ferrari, Editore Mattioli 1885, promossa dall’UCIIM presso il Centro Giovanni XXIII.

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Vincenzo Ferrari

Sono intervenuti: Ercole Camurani direttore della collana Strumenti per il lavoro storico; Elisabetta Farioli direttore dei Civici Musei; Manlio Bonati africanista, coordinati da Giuseppe Adriano Rossi presidente UCIIM.

L’autore, attraverso un’accurata videoproiezione di immagini, ha poi ricostruito i tre viaggi in Africa del capitano Vincenzo Ferrari (1831-1910, che apparteneva ad una delle più illustri famiglie reggiane, che si distinsero nel Risorgimento. Partecipò nel 1859 alla battaglia di San Martino nella seconda guerra d’indipendenza; poi proseguì nella carriera militare, combattendo il brigantaggio; nel 1870 fu congedato con il grado di capitano.

Ma di Vincenzo Ferrari va ricordato l’interesse e la partecipazione ai primi tentavi di colonialismo italiano in Africa; tra il 1878 e il 1888 effettuò tre viaggi nel Corno d’Africa e prese parte ad una missione economica in Etiopia presso il negus Giovanni IV. Nel 1885 il Ministero degli esteri gli affidava una missione sempre presso il negus. Notevoli suoi doni ai Civici Musei reggiani di cimeli provenienti dall’Etiopia.

Infine nel 1888 – durante il governo Crispi -diede vita alla “Società Reggiana per l’Africa”, fra i componenti spiccavano il letterato Naborre Campanini e il pittore Gaetano Chierici. L’impresa che voleva sfruttare il fertile territorio di Cherem – una zona dell’Etiopia propizia all’agricoltura – fallì per mancanza di mezzi economici e problemi politici.

Tornato in Italia, si ritirò nella casa di Villa Cella; Ferrari fu anche consigliere comunale; si spense il 15 aprile 1910. Una vita veramente avventurosa e ricca di iniziative la sua, che Giovanni Fontanesi, sulla scorta di un’accurata e vasta ricerca archivistica, della consultazione di periodici e giornali dell’epoca e di numerose opere a stampa, ricostruisce dettagliatamente.

Pregio del volume è la pubblicazione accurata di ben 282 documenti, accompagnati da utili indicazioni archivistiche e bibliografiche; inoltre numerosissime sono le illustrazioni.