“Mostry”, in scena a Guastalla

La rassegna teatrale Di domenica in domenica riprende a Guastalla domenica 1 marzo alle ore 16.00 con lo spettacolo “MOSTRY”, di Matteo Lanfranchi e Fabrizio Visconti, in scena Matteo Lanfranchi, della compagnia ECCENTRICI DADARO’.

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Mostry

Mostry è nato, è stato preparato e si è allenato per fare paura. Come qualunque mostro. E come qualunque mostro, il suo pubblico ideale è quello di tanti bambini, preferibilmente piccoli, quando ancora la ragione non li aiuta troppo a difendersi dalle paure.
Quando ancora quel sentimento indistinto che servirebbe a proteggerli dai pericoli reali è tanto puro da esplodere anche per i motivi più irrazionali. Oggi per Mostry è il primo giorno di lavoro, è il primo show. Per la prima volta si esibirà davanti a un pubblico.
Non vuole essere secondo a nessun mostro che lo abbia preceduto. Ha con sé tutto il suo campionario di strumenti terrificanti: maschere, suoni, luci, colori, parole, azioni, atmosfere, suggestioni … non ha dimenticato nulla.
Sarà un’esibizione memorabile la sua. Mostry sogna: sogna il grido dei bambini, le manine che si stringono, gli occhietti che diventano lucidi, le vocine che si fanno rauche… ù

Mostry è ancora in scatola. Nel senso che Mostry è ancora chiuso nella cassa di legno con cui lo hanno spedito alla riunione di bambini di quest’oggi.  “Fragile” c’è scritto sulla cassa … che strano paradosso per un mostro.

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Mostry

Ma Mostry non lascia nulla al caso: ha allestito la sua cassa come un camerino dove prepararsi, provare i suoi strumenti, ripetere gli ultimi dettagli, soprattutto sognare.
Ma con i sogni arriva anche la paura … come la paura? Mostry è il più mostro dei mostri! Cosa c’entra la paura? Sì, ma se non grideranno? Se non si stringeranno uno all’altro per sentirsi un po’ più forti? Se non si faranno piccoli, piccolissimi, nelle poltroncine, come per sparire? E così Mostry, viaggiando, immaginando, sognando, scopre cosa è davvero la paura, quella più grande, quella di tutti, quella che ti accompagna sempre.

La paura di non essere adatto, di non essere all’altezza, di essere come invisibile … in una parola: di essere solo. Dev’essere terribile sentirsi soli davanti a tutto il proprio pubblico, con tutti quegli occhietti che ti guardano ma non ti vedono … che paura!

Ma ormai la cassa è arrivata, scaricata su quel palco: è ora! Tra poco si aprirà e le luci si accenderanno e sarà il momento della paura … anche se per quella, a dire il vero, non c’è bisogno di aspettare… Ma forse Mostry sta per scoprire una cosa ancora più importante sulla paura: che l’unico modo per uscirne è affrontarla con tutta la forza che ha, così come quei bambini faranno con lui tra poco, per ritrovarsi poi più forti, un po’ meno spaventati, un po’ più uguali nel coraggio, un po’ meno soli. E allora accendete tutte le luci sul palco, preparate le manine per stringervi, gli occhietti per piangere, le vocine per gridare … sarà uno spettacolo terrificante, spaventoso, di cui non vi dimenticherete mai … di cui da domani riderete per tutta la vita!

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