Confcooperative conta i danni per la neve

Le primissime segnalazioni parlano di centinaia di migliaia di euro dalla bassa all’Appennino

Continuano a giungere a Confcooperative le segnalazioni di danni subiti da imprese associate a seguito delle forte nevicata della scorsa settimana.
La centrale cooperativa si è immediatamente attivata per fornire un supporto alle imprese danneggiate, partendo dall’individuazione delle situazioni critiche che si sono verificate, per poi assicurare assistenza nelle pratiche di rimborso che si definiranno in funzione degli interventi pubblici.

In pochi giorni – e comunicazioni continuano a giungere a ritmo serrato – alla centrale cooperativa è già giunta una decina di segnalazioni di danni, in buona misura legati all’incidenza del peso della neve su strutture, ma anche agli sbalzi di tensione e all’assenza di corrente elettrica.
Fra le strutture più colpite, L’Onda della Pietra di Castelnovo né Monti, con ingenti danni agli impianti e alle strutture sportive gestite dalla cooperativa.
Qui, a causa degli sbalzi di corrente, si sono dapprima bruciate le schede elettroniche di attrezzature da palestra, motori di frigoriferi e sonde dedicate alle esigenze di aerazione. L’assenza di corrente elettrica ha comportato la completa chiusura degli impianti nella giornata di venerdì 6 febbraio (con l’acque delle piscine che si è fatta gelida) e ha determinato anche una pesante conseguenza sugli impianti esterni. Il blocco del generatore di calore destinato ad evitare l’accumulo di neve su una grande struttura per le attività primaverili ed estive ne ha determinato il completo crollo.

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Situazione pesantissima anche alla cooperativa sportiva Eden, che in via Balla, in città, ha visto crollare tutte le tensostrutture esterne, per un danno superiore ai 50.000 euro.
Nel novero delle imprese più danneggiate dal peso della neve figurano anche le cooperative sociali La Lucerna di Campegine (crollo di una grande serra con la completa distruzione anche delle coltivazioni pronte per la raccolta), Nefesh di Rubiera (dove è letteralmente implosa una serra coltivata) e Dimora d’Abramo (distruzione di una barriera antirumore e assenza di riscaldamento in essere ancora all’11 febbraio a causa di perduranti problemi di elettricità).

Decine di migliaia di euro di danni anche nelle della Polisportiva Terre Matildiche (tensostrutture crollate, distrutto un ricovero per mezzi di trasporto” e per “Ondechiare”, con 3 giorni di chiusura delle piscine dovuti al blackout elettrico, che non solo ha comportato mancati incassi per una giornata, ma la necessita’ del rimborso degli ingressi pagati da 1.200 persone per le giornate di venerdì 6 e sabato 7 febbraio.

“Danni di varia entità – sottolinea Confcooperative – vengono segnalati un po’ in tutto il territorio, e tra qualche giorno saremo in grado di fornire alla Provincia un quadro completo di quanto è accaduto a carico di diverse imprese cooperative, con specifico riferimento ai danni che non sono coperti da assicurazione”.
“Alla Regione Emilia Romagna – osserva la centrale cooperativa – chiediamo intanto un impegno straordinario, perché se la conta dei danni è particolarmente rilevante in Romagna a causa delle mareggiate, anche nella nostra provincia il maltempo ha determinato conseguenze dirette e indirette la cui entità, in base alle prime segnalazioni, si sta profilando più ingente del previsto a carico delle nostre cooperative”.