C’è stato anche il contributo di suor Ines Talignani, superiora delle Sorelle della Casa della Carità, alla conferenza “Povertà sociale. Bisogni e nuove progettualità” che si è svolta mercoledì 28 gennaio all’istituto “Fermi” di Modena, organizzata nell’ambito di progetto Sollievo sociale attivato da Anmic (associazione nazionale mutilati e invalidi civili) .
“Diceva Paolo VI – ha detto suor Ines – che la politica è un’alta forma di carità: anche la carità, aggiungo io, ha un risvolto politico, che non è assistenzialismo. Le nostre case della Carità sono un piccolo segno nel quale noi cerchiamo ogni giorno, cito don Lorenzo Milani, di dare la parola ai poveri perchè c’è qualcosa che, a partire proprio da loro, offre una logica diversa che è evangelica e diventa profondamente umana. Occorre mettere avanti le difficoltà dell’altro, di chi è povero, perché questa loro condizione li mette nelle condizioni di essere persone con le quali stare e dalle quale imparare”.
La superiora delle Sorelle della Casa della Carità ha poi insistito sul valore della gratuità che molti volontari hanno sperimentato nell’impegno sviluppato presso le strutture fondate da don Mario Prandi e particolarmente diffuse nella diocesi di Reggio Emilia. La conferenza sulla povertà sociale, che ha visto una nutrita schiera di rappresentati delle istituzioni, di realtà impegnate nell’ambito del contrasto alle povertà, di esponenti dei sindacati e del mondo della sanità e del volontariato, ha offerto l’opportunità per presentare anche la piattaforma web “Trovandovai” , uno strumento che sarà on line nei prossimi giorni e che intende agevolare i contatti e le relazioni.
La piattaforma “Trovandovai” (www.trovandovai.it) è stata ideata dall’ingegnere correggese Marco Culzoni. “Etica, equa, accessibile, semplice e prossima” così Culzoni definisce “Trovandovai” che “non vende e non fa transazioni, ma aiuta le relazioni tra le persone e offre informazioni. Sulla piattaforma si cerca infatti non tanto cosa acquistare, ma chi può rispondere al bisogno espresso in modo personalizzato da chi ricerca un bene o un servizio. ‘Trovandovai’– continua Culzoni – è basata sulla fiducia e la trasparenza alla base dei rapporti che si possono instaurare tra chi esprime i propri bisogni e l’espositore che si racconta e mette in rete quanto può offrire; insieme decidono come interagire e come regolare il rapporto tra di loro”.
L’idea di “Trovandovai” è innovativa, sotto molteplici aspetti: si tratta infatti di un nuovo modello distributivo, come evoluzione sia del classico punto vendita fisico che dell’ e-commerce. Inoltre presenta una facile accessibilità: il sistema è infatti fruibile direttamente attraverso internet con un’interfaccia di navigazione estremamente semplice. La piattaforma è poi universale: a differenza di molti altri punti distributivi e portali web, serve agevolmente clienti con esigenze e potere di acquisto diversificati. L’adattamento alle esigenze è misurato in base agli interessi degli aderenti e alla diffusione territoriale degli utenti: l’offerta è infatti ampliabile ed elastica, e può servire mercati locali fino a quello globale.
“La progettazione della piattaforma – continua Culzoni – ha inoltre tenuto conto delle attese e degli interessi potenzialmente convergenti di due gruppi sociali: le persone e le famiglie con minimo o ridotto potere di acquisto (eliminando le intermediazioni tipiche della filiera distributiva si abbattono notevolmente i prezzi di acquisto) e le imprese di beni e servizi che sono in sofferenza per la contrazione dei mercati. L’attenzione a queste esigenze viene dalle esperienze attive sul progetto, di persone con competenze di impresa e sensibilità sociale, con l’intenzione di agevolare chi vive in situazioni di minore autonomia”.Chi decide di aderire come espositore alla piattaforma “Trovandovai” sottoscrive un codice etico a garanzia della propria serietà e a tutela degli acquirenti.
Per la demo e la registrazione su “Trovandovai” , dal 10 febbraio: www.trovandovai.it