Studiare una realtà imprenditoriale, assistere alle analisi di un laboratorio, riflettere sulle proprie abitudini nei confronti dell’ambiente. Per tutti questi motivi gli studenti della 2A dell’Istituto Europeo di Studi Superiori di Reggio Emilia (IESS) mercoledì 4 febbraio chiuderanno libri e computer per entrare a iLab, il laboratorio di SIL engineering che si occupa di analisi chimiche industriali su rifiuti, terreni, aria, acqua e ambienti di lavoro.
«L’idea, spiega Ugo Barilli, preside di IESS, è nata in parte intercettando l’interesse dei ragazzi e in parte per offrire agli studenti un’esperienza in ambito scientifico già al biennio di un liceo linguistico. La scelta è caduta su SIL engineering per il grado di innovazione e modernità di questa azienda, per il target giovane dei suoi dipendenti e per la forte attività di ricerca che la caratterizza».
Nata nel 1999 dall’idea di Massimo Sambuchi e Andrea Bonori di offrire alle aziende una rosa completa di servizi che coprissero gli aspetti della sicurezza, igiene del lavoro, tutela ambientale e formazione, SIL engineering conta oggi 28 addetti e serve un territorio che da Reggio Emilia si estende alla province limitrofe, a tutta la Lombardia e altre regioni italiane. Dopo un consistente ampliamento degli uffici nel 2008, nel 2014 è stata la volta di iLab, il nuovo laboratorio di analisi chimiche industriali fiore all’occhiello dell’azienda. La formazione continua viene offerta verso terzi tramite SIL labor.
«La nostra fiducia verso i giovani è testimoniata dall’età media dei nostri dipendenti: 35 anni, riferiscono Sambuchi e Bonori. Ospitare dei liceali in SIL perché comprendano cosa significa lavorare in azienda, fare ricerca in laboratorio, offrire formazione specialistica e consulenza sul lavoro lo riteniamo un dovere imprescindibile nei confronti delle future generazioni, della loro formazione e delle loro aspettative di lavoro».
Ivana Massaro, docente di Scienze allo IESS che mercoledì accompagnerà i suoi 20 studenti alla SIL, sottolinea: «Il nostro scopo è di mostrare da vicino ai ragazzi una nuova realtà imprenditoriale e un laboratorio d’analisi in attività, farli riflettere su abitudini e comportamenti nei confronti dell’ambiente e della società, nonché sul concetto di «scelta responsabile» applicata ai consumi. Ad esempio l’acquisto di acque minerali e la loro validità».
Conclude il preside Barilli: «Auspichiamo che questa sia solo la prima tappa di una lunga e proficua collaborazione con SIL engineering».