Restaurato l’organo della chiesa di Quattro Castella

È stata riportata all’originale bellezza la cassa dell’organo Traeri – sec. XVIII – della chiesa parrocchiale di Sant’Antonino di Quattro Castella grazie ad un sapiente restauro condotto dal Laboratorio di Restauro Ligneo “Restauratori Associati” di Bosco di Scandiano. La cassa, intagliata e dipinta a tempera magra, misura cm. 400 di altezza, cm. 250 di larghezza e cm. 100 di profondità; si rivela di ottima fattura e di belle proporzioni. Collocata sulla balconata di destra del transetto, evidenzia i tipici caratteri esecutivi e decorativi dei Traeri. La parte inferiore presenta, sui due lati, i pannelli di chiusura traforati; lateralmente si alzano le paraste incorniciate con calate d’intaglio alla sommità; al centro del prospetto ad apertura unica, la trabeazione ad arco è coronata dalla cimasa intagliata con il motivo della conchiglia al centro. Le superfici sono colorate con tonalità chiare: terra verde, avorio e rosa.

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Prima dell’intervento la cassa presentava numerose ed evidenti fenditure causate dal naturale ritiro del legno, sia nelle fiancate laterali che nei pannelli di chiusura della schiena e del tetto; inoltre al centro della cimasa mancavano elementi intagliati di raccordo. Il legno risultava poi attaccato da insetti xilofagi. Non solo la cassa, ma anche la balconata e le due porticine di accesso all’organo sono state oggetto di restauro.

Numerosi gli interventi eseguiti con competenza dai “Restauratori Associati”: rimozione di detriti e calcinacci sul tetto della cassa; aspirazione della polvere depositata sulle superfici interne ed esterne; rimozione del sipario e suo lavaggio a secco;  fissaggio dei supporti del sipario e applicazione di gattelli lignei a sostegno della cimasa. Inoltre sono stati eseguiti il risanamento delle fenditure e di alcune mancanze nella parte inferiore con legno della stessa essenza; il fissaggio di parti allentate, la stuccatura dei fori prodotti dagli insetti, il ripristino dei nottolini in legno di noce, il ritocco di alcune lacune di colore della cimasa con acquerello e il risanamento dei una fenditura nel pannello centrale della balconata.

g.a.rossi