“La Polveriera”, la società consortile promossa dal Consorzio Oscar Romero per la realizzazione dell’intervento di ristrutturazione, riqualificazione e rifunzionalizzazione degli edifici utilizzati per decenni a scopi militari e poi finiti in degrado, raddoppia numero di soci e capitale sociale.
Ai soci costituenti (Consorzio Oscar Romero insieme alle cooperative sociali Coress, Dimora d’Abramo, L’Ovile) si sono infatti aggiunti 4 nuovi soci: le cooperative sociali Anemos, Elfo, Il Villaggio, Nuovo Raccolto, portando il capitale sociale della società da 100.000 a 200.000 euro.
Salgono così ad otto le realtà della cooperazione sociale reggiana legate al Consorzio Romero e a Confcooperative impegnate nel grande progetto di ristrutturazione e riqualificazione dell’ex Polveriera, ricevuta in concessione pluriennale dal Comune di Reggio Emilia, che comporterà un investimento di circa 4 milioni di euro, interamente a carico delle imprese de “La Polveriera”.
“Questi nuovi ingressi nella compagine sociale e nel capitale – sottolinea il presidente de “La Polveriera”, Leonardo Morsiani – evidenzia e rafforza l’impegno assunto da parte significativa della cooperazione sociale reggiana per la rigenerazione di un’area che da luogo marginale, sottoutilizzato e periferico vuole diventare un polo di innovazione civica e sociale per la nostra comunità”.
“I due edifici nei quali il lavoro di ristrutturazione sta avanzando, e che saranno terminati entro la fine del 2015 – prosegue Morsiani – ospiteranno importanti servizi ed attività per i cittadini di Reggio: uno spazio riservato ad innovativi servizi per l’integrazione e inclusione di persone con disabilità, spazi per la mediazione sociale e culturale, un Centro per la giustizia riparativa, sale di incontro per il quartiere ed i cittadini, servizi educativi e formativi, servizi per il lavoro e le imprese, spazi per la ristorazione e spazi commerciali”.
L’ex Polveriera, dunque, tornerà a vivere, reinserendosi, anche con le sue funzioni pubbliche, in un tessuto cittadino dal quale è rimasta sostanzialmente estranea da sempre, pur collocandosi a ridosso del centro storico.
Gino Belli