È tempo di bilanci e anche il Centro Sportivo deve tirare le somme. Per l’Ente di promozione cattolico di Reggio Emilia il bilancio della scorsa stagione è assolutamente da incorniciare; infatti, dai quasi 42 mila tesserati dell’anno sportivo 2012/2013, che erano precisamente 41936, nella stagione 2013/2014 il Comitato provinciale reggiano ha raggiunto un numero storico di “cartellinati”, superando di poco le 48 mila persone, per l’esattezza 48188: un traguardo incredibile, forse al di sopra delle più rosee aspettative degli stessi dirigenti, un numero che pone il Centro Sportivo di Reggio Emilia al primo posto in Regione e addirittura al quarto tra tutti i comitati a livello nazionale. Se in questa classifica considerassimo però il numero degli iscritti in proporzione al numero degli abitanti della provincia di Reggio (circa 160 mila), il Comitato reggiano balzerebbe addirittura al primo posto assoluto in Italia.
Il CSI reggiano, infatti, oltre ad aver proposto 13 discipline diverse, nella stagione scorsa ha interagito l’attività con alcune Direzioni didattiche nelle scuole primarie del territorio all’interno delle quali ha proposto l’attività motoria di base, organizzando parallelamente iniziative presso gli istituti medi-superiori per persone colpite da disabilità, affiancando gli stessi a progetti sportivi e percorsi di inserimento nelle società sportive del territorio. In pratica, col consolidamento dei numeri degli anni scorsi, nuove proposte nell’ambito degli sport cosiddetti “minori”, la nascita dei progetti scolastici e di quelli sulla disabilità, il CSI reggiano ha fatto lievitare il numero dei propri iscritti addirittura del 14.91% in un solo anno sportivo.
“La nostra proposta sportiva – spiega il presidente del Comitato reggiano Davide Morstofolini – ha cercato di abbracciare l’intera provincia e nonostante le difficoltà economiche che affliggono anche il nostro territorio, le società hanno partecipato a tutte le nostre iniziative e in alcuni casi, sia negli sport individuali che in quelli di squadra, hanno raggiunto i vertici tecnici a livello regionale e in certi casi anche nazionali”.
Nella stagione scorsa, tra l’altro, il Centro Sportivo reggiano ha partecipato con tantissime persone alla festa del 7 giugno 2014 a Roma, per il 70° anniversario della nascita del Csi Nazionale, incontrando Papa Francesco in una giornata difficilmente dimenticabile da parte di tutti, un momento di crescita comune che non avrà certo contribuito a lievitare il numero degli iscritti, ma ha certamente rafforzato i valori e le motivazioni che spingono dirigenti, tecnici e volontari del CSI a diffondere i valori più puri dello sport.
Il Csi di Reggio Emilia, ha inoltre organizzato, ovviamente per competenze, anche alcuni eventi nazionali come la Gazzetta Cup, un torneo di calcio a 7 giovanile che si svolge in tutta la Penisola, oltre ad aver fatto conoscere agli abitanti reggiani le tante iniziative proposte attraverso il CSI Day, un’importante vetrina che ha certamente avvicinato molti giovani e famiglie reggiane al mondo dello sport. Inoltre, nella scorsa stagione, il CSI ha ridato vita anche ad una manifestazione che sembrava in decadenza, la Quattro Porte, un evento realizzato in collaborazione con la Fondazione dello Sport, che ha permesso all’intera città di vivere una giornata di festa in piazza Prampolini e per le vie del Centro storico con tante iniziative parallele.
“Ci sarebbero tantissime altre attività che meriterebbero il giusto risalto – ha concluso il presidente Morstofolini – ma ci vorrebbe troppo tempo per elencarle tutte; quindi mi limito a ringraziare i dipendenti, i collaboratori, i responsabili delle Commissioni tecniche, gli arbitri, i giudici e i volontari che si sono prodigati per il buon funzionamento e la riuscita di tutte le manifestazioni organizzate grazie alle quali abbiamo raggiunto risultati di partecipazione davvero insperati. Vorrei concludere ricordando che il Centro Sportivo Italiano di Reggio Emilia, l’anno prossimo, compirà anch’esso i suoi primi 70 anni di vita, un traguardo sentito che ci regalerà nuovi stimoli per essere sempre di più al servizio di tutti i nostri associati e dell’intera città”.
IL PRESIDENTE REGIONALE
A conferma delle parole del presidente Morstofolini, aggiungiamo l’intervento del presidente regionale del Csi Lamberto Menozzi che ha evidenziato come il Csi dell’Emilia Romagna sia al vertice dell’attività nazionale dell’Associazione cattolica di promozione sportiva: “Nel 1944 gli italiani provavano a rialzarsi, come comunità, come Stato, come economia e società, dalle macerie reali del post conflitto bellico e da quelle morali e civili del post regime fascista, che nel 1927 aveva sciolto la Federazione delle Associazioni Sportive Cattoliche italiane. Da quella esperienza si prese spunto per la fondazione del Csi, che anche a livello regionale nel 2015 si festeggia il 70esimo compleanno. L’ambiente difficile in cui l’Associazione ha dovuto crescere negli anni ’50 e ’60 non ha comunque arrestato la crescita del Centro Sportivo Italiano fino agli ultimi risultati associativi, che pongono l’Emilia Romagna al vertice nazionale per rapporto tesserati su popolazione, con 220.000 iscritti e 2.600 società sportive. Guardiamoci quindi per un attimo indietro, non per celebrarci senza motivo, ma per capire da dove veniamo, da dove viene la forza che ci ha portato ai traguardi di oggi. Il momento con Papa Francesco del 7 giugno è stato memorabile per rinnovare il nostro entusiasmo associativo e la adesione nei valori che 70 anni fa motivarono la direzione generale dell’Azione Cattolica ad approvare la proposta di Luigi Gedda. Auguri a tutti gli amici del Csi in Emilia Romagna per altri 70 almeno di grandi risultati”.