In famiglia siamo abbonati da molti anni alla Libertà, settimanale diocesano di Reggio e Guastalla, e nel numero di questa settimana una intera pagina parla delle Elezioni Regionali, per ricordare a tutti che Domenica 23 Novembre siamo chiamati a rinnovare il Presidente ed il Consiglio Regionale.
Da segretario provinciale UDC ho sempre apprezzato la linea del giornale di equidistanza dai vari partiti e di richiamo ai doveri di cittadino, dopo la diaspora dei cattolici in varie formazioni politiche.
Stavolta debbo lamentare che il giornalista incaricato, nella paura di sbilanciarsi, ma si è capito benissimo per chi vota, dimentica notizie oggettive che per i suoi lettori sono molto significative.
1) NON dice che si va anticipatamente al voto perchè ERRANI ultimo presidente PD si è dovuto dimettere per la condanna di falso ideologico commesso per aiutare una cooperativa di cui era presidente il fratello. Ed oggettivamente non è una cosa normale nella Regione che si è sempre vantata di essere esempio di buon governo.
2) NON dice che l’unico candidato Presidente che parla di politiche in favore della FAMIGLIA e della NATALITA’ è ALESSANDRO RONDONI candidato per NCD-UDC-POPOLARI, e l’unico che ha sottoscritto insieme a tutti i candidati della sua lista, l’appello del FORUM delle Famiglie. Negli altri schieramenti ci sono stati pochissime adesioni del tutto personali. Ed anche questo è oggettivamente importante per i suoi lettori.
3) NON coglie la novità politica della lista NCD-UDC-POPOLARI liquidandola come incognita politica, quando invece è l’unica novità di queste elezioni, nel tentativo di ricostruire una opposizione all’egemonia regionale del PD, senza i populismi e gli estremismi degli altri schieramenti.
Chiedo pertanto al direttore del settimanale di provvedere alla comunicazione almeno del punto 2) sull’edizione on line del giornale, per fare oggettivamente informazione per i suoi lettori.
Enrico Ferrari
Caro Ferrari, avrà senz’altro apprezzato sul settimanale dell’8 novembre il risalto che ho voluto dare al documento “per una Regione a misura di famiglia” del Forum delle Associazioni familiari. Per rispondere al punto 2 della sua lettera e così conoscere le adesioni dei candidati regionali, rimando lei e tutti i nostri lettori (come già si faceva in quell’articolo) al sito www.forumfamigliemiliaromagna.it, da cui è scaricabile l’elenco in formato word.
Quanto alla pagina de La Libertà del 15 novembre, la mia intenzione era dare evidenza al messaggio della Consulta Regionale per la Pastorale Sociale e del Lavoro. Ho comunque interpellato l’autore dell’articolo su cui lei esprime riserve, che desidera replicare nel modo seguente.
Trovo tuttavia singolare leggere la sua “lettera aperta a La Libertà” su un quotidiano locale. Grazie dell’attenzione e cordiali saluti.
19 novembre 2014 Edoardo Tincani
Caro lettore,
ho fornito questo testo con brevissimi accenni ai programmi dei sei candidati. Spazio limitato, sintesi ingenerosa. Ci sarebbero volute pagine per approfondire. Certamente potevo dare più spazio al tema famiglia che, sicuramente per Alessandro Rondoni è più sentito e perorato che per tutti gli altri candidati presidenti. Voglio anche credere che l’argomento sia sentito all’unanimità da parte dei suoi candidati reggiani. Ma come lei stesso dice, anche altri, di alcune altre liste, sono sensibili a questo tema. Ed è ovvio che in un Consiglio sarà importante trovare adeguate convergenze per fare le battaglie necessarie sul tema.
Dalle mie parti (a Faenza e Ravenna) ho scritto più volte del perché si va al voto anticipato. Ed è perché il presidente uscente, Vasco Errani, fra l’altro proprio originario della mia provincia, è uscito condannato in una vicenda amministrativa. Ma ho scritto anche che tutti i gruppi ora sono sotto tiro con avvisi di garanzia a 360 gradi. E mi creda, da vecchio dc e politico locale, sono pure dispiaciuto di questa deriva generalizzata della politica. Con tutto questo, però, invito tutti ad andare al voto. La democrazia deve vincere ancora.
Quanto all’incognita sul Ncd-Udc-Popolari, per me è legata a una questione molto semplice. Sebbene io condivida la sua idea della novità di questo raggruppamento nel campo di centro destra, lei non mi potrà negare l’evidenza che ancora oggi in quell’area i voti girano in maggioranza verso l’ex cavaliere. È dunque una sfida grande quella di Rondoni, in primo luogo contro l’egemonia del Pd, ma mi creda, prima di tutto deve farsi largo anche nel campo che gli è più prossimo e con determinazione. Cosa che non gli manca, ma mi creda, gli serve davvero tutta.
Giulio Donati