Volontari e cittadini insieme per il welfare

I risultati dei progetti del bando finanziato dalla Fondazione Manodori, opportunità per giovani, disabili, donne straniere, famiglie indigenti. Volontari che collaborano, cittadini che si attivano.

Questi, in sintesi, i risultati del bando per il welfare che la Fondazione Manodori ha indetto lo scorso anno e che si sta concludendo in questi giorni. 200.000 euro a disposizione di progetti per prevenire il disagio e favorire la coesione sociale realizzati da associazioni di volontariato, promozione sociale e cooperative sociali.

Il bando era finalizzato a stimolare risposte innovative ai bisogni più urgenti segnalati dagli operatori del Terzo Settore del territorio reggiano, incentivando il lavoro in rete tra le organizzazioni e gli enti pubblici e privati.

Uno dei progetti sostenuti, ‘La città dei giovani’, ha coinvolto 18 organizzazioni di cui Arci era capofila, in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia. Sono state avviate numerose attività per under 18, che si prevede continueranno, ed hanno coinvolto 250 giovani e 40 destinatari indiretti, oltre 160 volontari e 170 cittadini che prima non avevano mai partecipato ad iniziative del genere.

Fondazione-Manodori
“La città dei giovani”

Il progetto ‘Ricucire i legami’, di cui era capofila il Consorzio Oscar Romero, aggregava una rete di 9 organizzazioni ed ha attivato quattro percorsi sperimentali tesi ad incentivare l’autonomia dei disabili psichici, intervenire sulla dispersione scolastica, favorire il reinserimento di detenuti e creare mediazione sociale nell’area del centro storico di Reggio Emilia.

Sono stati coinvolti 100 destinatari, oltre 60 nuovi volontari e oltre 70 cittadini hanno prestato la loro opera nella diverse fasi, esprimendo il desiderio che l’esperienza abbia un seguito.

‘Il cibo in rete’, proposto da una rete di 7 organizzazioni con Auser come capofila, ha raccolto l’adesione di altri 20 realtà della provincia di Reggio Emilia, tra associazioni di volontariato e istituti scolastici. L’obiettivo di raccogliere generi alimentari e distribuirli a chi ne avesse bisogno è stato ampiamente raggiunto. L’intento è stato condiviso da un centinaio di aziende reggiane, da oltre 500 volontari e 400 cittadini, di cui molti giovani, e sono stati raccolti quasi 180 quintali di alimenti in più rispetto all’anno precedente. La famiglie in difficoltà supportate grazie alla raccolta sono state 900. Al termine del progetto, è stato stipulato un protocollo d’intesa tra la rete di associazioni e il Comune di Reggio Emilia per garantire la prosecuzione dell’iniziativa a favore dei nuclei familiari. È prevista inoltre un’ulteriore raccolta straordinaria.

È stata sostenuta anche la nascita della ‘Fondazione Durante e Dopo di Noi’, proposta da una rete di organizzazioni con il centro servizi Dar Voce come capofila, per promuovere in modo continuativo l’autonomia di persone disabili, che ha suscitato l’interesse di 90 famiglie del territorio reggiano.

Era la prima volta che la Fondazione Manodori avviava un’esperienza di erogazione mirata e promossa in prima persona e il riscontro positivo rilevato ha convinto gli amministratori ad indire un nuovo bando anche per il 2014.