Da venerdì 3 ottobre riprende il programma degli appuntamenti nella Sala del Planisfero della biblioteca Panizzi di Reggio Emilia (via Farini), che propone incontri con l’autore, approfondimenti, perfomance e concerti.
Venerdì, in occasione del centenario della nascita di Emilio Villa (Affori, 21 settembre 1914 – Rieti, 14 gennaio 2003) la ‘Panizzi’, in collaborazione con Poiesis ArtSpace di Rolando Gualerzi, celebra uno dei più grandi poeti italiani del Novecento.
Si inizierà alle ore 17.30 con una lectio magistralis di Aldo Tagliaferri, considerato il maggior conoscitore dell’opera villiana e autore di diverse pubblicazioni tra cui si cita per importanza e completezza Il clandestino. Vita e opere di Emilio Villa (2004).
In questa occasione Tagliaferri accennerà anche al ruolo che l’opera di Emilio Villa ha avuto nella formazione di un altro importante poeta, il reggiano Corrado Costa, il cui archivio è conservato presso la biblioteca Panizzi insieme a quello di Villa stesso.
Assieme ad alcuni documenti e libri di Emilio Villa, verrà esposto il Mignottauro/Phrenodiae quinque de coitu mirabili (Pollenza, La Nuova Foglio, 1971), libro d’artista realizzato con Corrado Costa e tirato in 200 esemplari numerati.
Le celebrazioni proseguiranno alle 20.45 presso Poiesis ArtSpace (via Guido da Castello 19/a) con due interventi di Rolando Gualerzi e Simona Menicocci, con letture tratte dall’Odissea e dalla Genesi. Qui sarà anche visitabile una piccola mostra di lavori originali, libri e manoscritti di Emilio Villa.
Le iniziative sono ad ingresso libero, salvo diversa indicazione.
Emilio Villa, poeta tra i maggiori del Novecento, traduttore, biblista, critico d’arte e grande scopritore di talenti artistici, è stato una delle figure più rappresentative della storia culturale del Novecento, protagonista di un’attività intellettuale che ha segnato profondamente la letteratura e l’arte del nostro Paese. Oltre che a Milano, è vissuto a Firenze, San Paolo (Brasile) e soprattutto a Roma, dedicandosi a studi di filologia semitica e paleogreca, e collaborando assiduamente con artisti d’avanguardia sia italiani che stranieri. Esemplare una sua traduzione in prosa dell’Odissea (1964), nonché di alcune tavolette del poema accadico Enuma eli (1939). Ha inoltre condotto un lungo lavoro di traduzione della Bibbia dall’aramaico. Ha collaborato a riviste di cultura quali “Frontespizio”, “Letteratura”, “Arti visive” (1953-56) e a riviste d’avanguardia come “Ex” (1961-65) e “Tau/ma” (1980). Alcuni suoi contributi fra i più pregnanti sull’arte contemporanea sono raccolti in “Attributi dell’arte odierna” (1947-67).
Il Fondo Emilio Villa è stato donato nel 2003 alla biblioteca Panizzi dai figli Stefania e Franco, ed è costituito da un nucleo di opere a stampa e dall’archivio. I volumi e gli opuscoli provenienti dalla biblioteca di Villa sono circa 400 e trattano in prevalenza di arte, letteratura, storia delle religioni, linguistica e storia antica.
L’archivio, condizionato in 20 buste, a seguito dell’intervento di riordino e inventariazione, a cura da Maurizio Festanti, consultabile on line nel sito della Panizzi alla pagina degli Inventari della Sezione Manoscritti, è stato articolato in quattro sezioni: Poesie e prose (fascicoli 1 – 161): sono stati qui raccolti i materiali (manoscritti, dattiloscritti, bozze con interventi autografi, schede, riproduzioni) che documentano la produzione poetica e saggistica di Villa; Corrispondenza (fascicolo 162): 34 lettere indirizzate a Villa; Traduzione della Bibbia (fascicoli 163 – 202): un cospicuo complesso di carte, riunite in un centinaio di fascicoli, che raccolgono le inedite traduzioni bibliche, corredate da introduzioni, note e commenti di carattere filologico, grammaticale, etimologico e mitologico, alle quali Villa lavorò a partire dagli anni Quaranta; Testi a stampa postillati (fascicoli 203 – 206): per la loro valenza documentaria, si è ritenuto opportuno trasferire in questa sezione dell’archivio alcune opere a stampa della biblioteca di Villa che sono state da lui fittamente annotate e postillate. Si tratta in particolare di copie di lavoro utilizzate da Villa per i suoi studi etimologici e per i suoi lavori di esegesi biblica.
A Emilio Villa il Comune di Reggio Emilia ha dedicato nel 2008 una mostra memorabile. Il progetto, dell’importante evento espositivo, allestito a Reggio Emilia nella suggestiva chiesa barocca di San Giorgio e affidato alla cura dell’artista Claudio Parmiggiani, si fondava sull’esigenza di riconoscere finalmente, in tutta la sua importanza, il grande debito che la cultura italiana ha nei confronti di Emilio Villa, il cui contributo intellettuale, sempre al di fuori di qualsiasi schema o classificazione, ha lasciato segni profondi nella poesia, nell’arte e nella letteratura del nostro tempo. La mostra era accompagnata da un’ampia monografia, edita da Gabriele Mazzotta Editore, che, oltre a documentare la produzione letteraria ed artistica di Emilio Villa, costituisce il primo tentativo di catalogo ragionato della sua opera.
Per ulteriori informazioni: www.bibliotecapanizzi.it
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