Una giornata finalmente estiva, come se ne sono viste davvero poche in luglio e agosto, ha visto nella giornata di ieri il pieno successo della sesta edizione della Magnalonga del Parmigiano Reggiano – Memorial Azzio Benassi, che ha coinvolto un alto numero di partecipanti proponendo le eccellenze dell’enogastronomia locale, ed anche alcuni degli scorci e panorami più belli dell’Appennino dipanandosi sui sentieri e sulle strade attorno alla Pietra di Bismantova, rupe simbolo del Parco Nazionale.
Sono stati più di 140 i partecipanti, provenienti non solo dalla provincia di Reggio, ma anche da La Spezia, da numerosi centri della Toscana, da Modena, Parma e Milano.
Molto apprezzato da tutti il menu a km zero che ha contraddistinto la giornata, che si è rivelata davvero attraente per tutta la famiglia: anche i bambini presenti in buon numero si sono divertiti molto, nell’ambito di una passeggiata slow in una giornata piena di sole che ha fatto apprezzare pienamente il territorio. Il clima è stato caloroso e gioviale non soltanto per le condizioni meteo, ma anche per la voglia mostrata da parte di tutti di godere appieno di un momento che aveva l’obiettivo di valorizzare e apprezzare le eccellenze locali. Tra i momenti che si sono succeduti lungo il cammino, molto apprezzati sono stati la cottura tradizionale della forma di Parmigiano Reggiano ed i vari show cooking legati ai prodotti del territorio, alle realtà operative in questo contesto, ed ai grandi chef che utilizzano le materie prime locali. Afferma Monica Benassi di Gusto Sapiens, che ha organizzato la Magnalonga: “Sono molto lieta di potere rinnovare tutti gli anni questo appuntamento, cercando di valorizzare al meglio i prodotti del territorio e il mio Appennino, terra suggestiva e ricca di tesori gastronomici da scoprire. Ringrazio per la collaborazione tutte le realtà che si sono spese direttamente affinchè fosse possibile allestire la manifestazione, gli Enti che hanno patrocinato e sponsorizzato l’evento e che condividono e credono in questo progetto: un territorio e le sue ricchezze che devono essere conosciuti e apprezzati in toto, e che ben si presta ad un turismo lento, sostenibile, e che coinvolge un pubblico di tutte le età”.