Papa Francesco esalta il ruolo dei laici nella Chiesa.
“Oggi, come sempre, la Chiesa ha bisogno di una testimonianza credibile dei laici alla verità salvifica del Vangelo, al suo potere di purificare e trasformare il cuore umano, e alla sua fecondità nell’edificare la famiglia umana in unità, giustizia e pace. Sappiamo che vi è un’unica missione della Chiesa di Dio, e che ogni cristiano battezzato ha un ruolo vitale in questa missione. I vostri doni di laici, uomini e donne, sono molteplici e vario è il vostro apostolato, e tutto ciò che fate è destinato alla promozione della missione della Chiesa, assicurando che l’ordine temporale sia permeato e perfezionato dallo Spirito di Cristo e ordinato alla venuta del suo Regno”.
Con queste parole papa Francesco si è rivolto ai leader dell’apostolato laico sabato 16 agosto a Kkottongnae, durante il suo viaggio pastorale in Corea del Sud. Ma sono parole valide per tutta la Chiesa e che possono certamente trovare applicazione anche nella nostra Diocesi.
Bergoglio ha voluto in modo particolare riconoscere l’opera delle molte associazioni direttamente coinvolte nell’andare incontro ai poveri e ai bisognosi.
“Come dimostra l’esempio dei primi cristiani coreani, la fecondità della fede si esprime in solidarietà concreta nei confronti dei nostri fratelli e sorelle, senza alcun riguardo alla loro cultura e allo stato sociale, perché in Cristo: non c’è greco o giudeo”.
E ha aggiunto “Sono profondamente grato a quanti di voi, con il lavoro e con la testimonianza, portano la consolante presenza del Signore alla gente che vive nelle periferie della nostra società”. Ma quest’attività non si esaurisce con l’assistenza caritativa: deve estendersi anche ad un impegno per la crescita umana. Non solo l’assistenza, ma anche lo sviluppo della persona. Assistere i poveri è cosa buona e necessaria, ma non è sufficiente. “Vi incoraggio a moltiplicare i vostri sforzi nell’ambito della promozione umana, cosicché ogni uomo e ogni donna possa conoscere la gioia che deriva dalla dignità di guadagnare il pane quotidiano, sostenendo così le proprie famiglie”.
Papa Francesco ha stigmatizzato il fatto che tale dignità è oggi minacciata dalla cultura del denaro, che lascia senza lavoro tante persone. “Noi possiamo dire: Padre, noi diamo loro da mangiare. Ma non è sufficiente! Colui e colei che sono senza lavoro devono sentire nel loro cuore la dignità di portare il pane a casa, di guadagnarsi il pane! Affido questo impegno a voi”.
Una sezione del discorso è stata riservata alla presenza femminile nella Chiesa: “Desidero inoltre riconoscere il prezioso contributo offerto dalle donne cattoliche coreane alla vita e alla missione della Chiesa in questo Paese, come madri di famiglia, catechiste e insegnanti e in altri svariati modi”. Il Papa ha poi focalizzato l’attenzione sulla famiglia cristiana e sul ruolo che riveste nella società: ”Allo stesso modo, non posso non sottolineare l’importanza della testimonianza data dalle famiglie cristiane. In un’epoca di crisi della vita familiare – lo sappiamo tutti – le nostre comunità cristiane sono chiamate a sostenere le coppie sposate e le famiglie nell’adempiere la loro missione nella vita della Chiesa e della società. La famiglia rimane l’unità basilare della società e la prima scuola nella quale i bambini imparano i valori umani, spirituali e morali che li rendono capaci di essere dei fari di bontà, di integrità e di giustizia nelle nostre comunità”.
Papa Francesco ha poi insistito sul tema della formazione dei laici: “Cari amici, qualunque sia il contributo particolare che date alla missione della Chiesa, vi chiedo di continuare a promuovere nelle vostre comunità una formazione più completa dei fedeli laici, mediante una catechesi permanente e la direzione spirituale. In tutto ciò che fate, vi chiedo di agire in completa armonia di mente e di cuore con i vostri pastori, cercando di porre le vostre intuizioni, i talenti e i carismi al servizio della crescita della Chiesa nell’unità e nello spirito missionario”.
gar