C’è chi andrà a Mosca e chi a Torino, chi andrà a Colonia e chi resterà a Roma. Tutti andranno comunque in missione e vivranno in una casa con altri sacerdoti, perché questi sono i due pilastri della Fraternità San Carlo: missione e vita comune.
Sabato 21 giugno 2014, alle 15.30 nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, il Cardinale Stanisław Ryłko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, ordinerà un sacerdote e sei diaconi.
Il sacerdote è Michele Benetti, trentuno anni, di Sondrio, destinato a Washington (Usa), dove ha trascorso il suo anno di diaconato.
Laureato in Fisica sotto la direzione del prof. Marco Bersanelli, don Michele Benetti entra nel seminario della San Carlo nel Settembre 2007. Da quattro anni vive negli Stati Uniti d’America, dove ha completato la sua formazione. L’anno prossimo insegnerà Fisica e Teologia presso la Bishop O’Connell High School, Arlington (VA). Era proprio questo uno dei grandi desideri di don Michele: poter testimoniare ai ragazzi delle scuole superiori la profonda connessione tra la fede cristiana e la scienza moderna. «Non c’è introduzione migliore alla risposta di Cristo che essere coscienti della bellezza del creato. È dallo stupore per la presenza delle cose – dice don Michele – che ci stanno attorno che sorgono le grandi domande circa il mistero della nostra stessa esistenza».
«I padri della nostra Fraternità, don Giussani e don Massimo Camisasca, ci hanno insegnato – ha affermato don Paolo Sottopietra, superiore generale della Fraternità san Carlo – il contenuto vero della vita di un uomo: comunione, amicizia, vocazione, libertà, gratuità, dono di sé. Ci hanno mostrato la bellezza dell’obbedienza, della preghiera, ci hanno comunicato la passione per tutto ciò che di positivo c’è nel cuore dell’uomo e nella vita dei popoli, ci hanno educato ad una compassione piena di rispetto per il dolore, l’errore e il peccato che legano le esistenze di tante persone. Noi partiamo dalla nostra casa di Roma per vivere con tutti queste esperienze, per dire che Cristo è vivo e ci viene incontro oggi».
Insieme a don Michele verranno ordinati sei diaconi.
Da dove vengono, dove andranno? Ecco una breve scheda:
Andrea Aversa, 37 anni, di Ceccano (FR), è destinato alla Casa San Giuseppe, che aprirà in settembre a Corridonia (MC);
Francesco Facchini, 29 anni, di Rimini, sarà a Roma, come segretario del superiore generale;
Davide Matteini, 31 anni, riminese anche lui, raggiungerà la casa di Colonia, in Germania;
Paolo Pietroluongo, 29 anni, di Cassino (Fr), andrà a Torino;
Umberto Tagliaferri, 39 anni, di Lecco, è destinato alla casa di Reggio Emilia;
Carlo Zardin, 30 anni, di Legnano (Mi), andrà a Mosca.
La Fraternità San Carlo, nata nel 1985 su ispirazione di don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e liberazione, è oggi presente con 33 case in 17 Paesi del mondo. Ha 125 preti e 40 seminaristi.
La Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo
Chi siamo
La Fraternità Sacerdotale dei Missionari di san Carlo Borromeo, fondata da mons. Massimo Camisasca a Roma nel 1985, è una Società di Vita Apostolica di diritto pontificio, i cui membri conducono vita comune, vivendo prevalentemente in case costituite da tre o più membri. Essa trae origine dal carisma di mons. Luigi Giussani, fondatore del movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione. Ha come fine l’evangelizzazione e l’educazione della fede attraverso l’esercizio del ministero sacerdotale soprattutto in quegli ambienti e in quei paesi nei quali si manifesta più evidente la scristianizzazione della società e la necessità per la Chiesa di una nuova evangelizzazione.
Storia
Nel 1985 erano sei i sacerdoti che, uniti da vincoli di amicizia con don Massimo Camisasca, aderirono alla associazione sacerdotale riconosciuta dal card. Poletti. L’anno prima si apre a Roma una casa di formazione con dieci seminaristi. Nel 1989 l’associazione viene riconosciuta come Società di Vita Apostolica di diritto diocesano. In quell’anno i sacerdoti sono tredici e i seminaristi una quindicina. La prima apertura missionaria della Fraternità è in America Latina nel 1990: il primo sacerdote ordinato quale membro della Fraternità viene destinato al Brasile (diocesi di Petropolis). Nel 1999 la Fraternità è riconosciuta dalla Santa Sede come Società di Vita Apostolica di diritto pontificio.
Oggi la Fraternità conta centoventicinque membri definitivi e quaranta seminaristi.
Il 29 settembre 2012, Sua Santità Benedetto XVI ha nominato Massimo Camisasca Vescovo di Reggio Emilia – Guastalla.
La diffusione
La Fraternità san Carlo è attualmente presente in Italia, nelle diocesi di Porto – S. Rufina (dove risiedono la Casa di formazione e il Centro della Fraternità); e inoltre nelle diocesi di Bologna, Chieti, Fermo, Frosinone, Grosseto, Milano, Pesaro, Pitigliano, Reggio Emilia, Roma, San Benedetto del Tronto, Torino e Trieste.
Dal 1989 in poi la Fraternità ha aperto case in Europa: Vienna (Austria), Colonia (Germania), Fuenlabrada (Spagna), Alverca (Portogallo), Praga (Rep. Ceca), Budapest (Ungheria), Londra (Gran Bretagna). Dal 2003 la Fraternità ha iniziato la propria presenza a Mosca con don Paolo Pezzi, oggi arcivescovo della Madre di Dio nella medesima città. In Africa è presente a Nairobi (Kenya), mentre in Asia è a Novosibirsk (Siberia) dal 1991, a Taipei (Taiwan) dal 2001. La Fraternità è anche in America del Nord a Boston, Denver e Washington (U.S.A.). Infine in America Latina ci sono missioni ad Asunción in Paraguay, Santiago del Cile e Concepción (Cile), Città del Messico e San Paolo del Brasile.
La missione
I membri della Fraternità svolgono la loro missione in parrocchie, scuole, università, carceri e ospedali. Nei paesi del cosiddetto terzo mondo i missionari affrontano anche i bisogni delle popolazioni locali. In Paraguay e in Kenya sono sorte molteplici opere di carità: una clinica per malati terminali, un dispensario, un centro sociale per portatori di handicap, scuole, asili.
I missionari collaborano alla nuova evangelizzazione promossa da Giovanni Paolo II contribuendo anche alla riscoperta delle radici cristiane nei paesi europei dove le chiese di grande tradizione sembrano rinascere con difficoltà.
La sfida educativa è un ambito fondamentale. Molti sacerdoti lavorano in scuole di ogni ordine e grado sia all’estero da Boston a Nairobi, ma anche in Italia (Bologna e Roma). Infine alcuni sacerdoti insegnano anche in istituti universitari: le Pontificie Università Lateranense e Urbaniana di Roma, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, l’Università Cattolica di Santiago del Cile, l’Università Cattolica di Asunción, l’Università Cattolica di Budapest, il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia (sezione di Washington D.C.), e l’Università Cattolica Fu Jen di Taipei.