Tra gli oltre seimila pellegrini appartenenti al Centro Volontari della Sofferenza (CVS) ricevuti da Papa Francesco la mattina di sabato 17 maggio in aula Nervi, c’era anche una sessantina di reggiani. L’incontro con il Santo Padre è avvenuto in occasione delle celebrazioni del centenario della nascita di don Luigi Novarese, fondatore del CVS e dei Silenziosi Operai della Croce.
Tra i reggiani c’era una bella rappresentanza della parrocchia cittadina di Sant’Agostino, con il diacono permanente Giorgio Barigazzi e il parroco don Guido Mortari. Gli ammalati – una decina – erano accompagnati dai familiari e dai volontari.
Nel suo discorso, papa Francesco ha commentato il versetto delle Beatitudini “Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati”. Con questa parola profetica Gesù si riferisce a una condizione della vita terrena che non manca a nessuno. C’è chi piange perché non ha salute, perché è solo o incompreso. I motivi della sofferenza sono tanti. Gesù ha sperimentato in questo mondo l’afflizione e l’umiliazione. Ha raccolto le sofferenze umane, le ha assunte nella sua carne, le ha vissute fino in fondo una per una, ha sottolineato il Santo Padre.
Papa Francesco ha poi aggiunto: “Gesù ci insegna a vivere il dolore accettando la realtà della vita con fiducia e speranza,mettendo l’amore di Dio e del prossimo anche nella sofferenza: è l’amore che trasforma ogni cosa”.
Gar