È il guastallese Andrea Cavazzoni il nuovo presidente diocesano dell’Azione Cattolica per il triennio 2014-2017; lo ha nominato il vescovo Massimo Camisasca chiamandolo a succedere ad Alberto Saccani che ha guidato l’associazione per due mandati. Nel triennio 2011-2014 è stato vicepresidente diocesano del settore adulti; inoltre dal 2008 ha ricoperto l’incarico di rappresentante vicariale per il vicariato 4 di Guastalla.
Nato a Guastalla il 2 marzo 1981, Andrea è laureato in ingegneria elettronica presso l’Università di Parma; lavora a Poviglio presso l’ufficio tecnico di Zivan (Gruppo Zapi); è fidanzato con Miriam Franzini.
Andrea Cavazzoni è cresciuto nella parrocchia di Pieve di Guastalla, dove da 1997 è catechista. Dal 2002 al 2013 ha svolto il ruolo di educatore nei gruppi giovanissimi sia dell’Unità Pastorale di Pieve di Guastalla – San Martino che nell’U.P. di Guastalla; dal 2004 al 2011 ha fatto parte dell’équipe vicariale di pastorale giovanile.
Il neo presidente ha anche trascorsi sportivi come aiuto allenatore e dirigente dell’Unione Sportiva “Saturno” della parrocchia di Guastalla.
Il suo incontro con l’Azione si è approfondito in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù del 2000 a Roma, alla quale ha partecipato come volontario; in precedenza, grazie agli educatori parrocchiali, aveva preso parte ad alcuni eventi diocesani come il Festincontro e le tre sere giovani.
“Grazie agli educatori del settore giovani ho scoperto pian piano l’associazione fino ad innamorarmene: sia la GMG che l’associazione mi hanno aiutato ad impegnarmi e a scoprire lo spirito di servizio”.
Per il nuovo triennio associativo, il neopresidente intende partire dalle tre parole che il vescovo Massimo ha indicato all’assemblea diocesana di A.C. svoltasi nell’ottobre scorso: comunione, comunicazione, collaborazione.
La parola comunione si collega al termine famiglia. Infatti, “in famiglia ci si prende cura dei più piccoli, ci si aiuta e ci si sostiene a vicenda, si accolgono le persone. Ognuno fa la sua parte, con i suoi carismi, per qualcosa di più grande. Comunione è anche uno stile che caratterizza i laici di A.C. nel rapporto con gli altri. Per questo è importante stabilire delle relazioni forti tra noi associati e poi conoscere ed entrare in relazione con i sacerdoti e tutti i laici della nostra diocesi”. Il nuovo Consiglio diocesano dovrà credere, sostenere e partecipare alle iniziative dell’associazione, “invitando le persone con il nostro sorriso e la nostra gioia di far parte di questa bella associazione”.
La comunicazione richiama la missione, dove è possibile incontrare gli altri, comunicare ed entrare in relazione con loro. “E’ indispensabile che l’A.C. vada incontro alle persone, conosca i sacerdoti della diocesi e faccia scoprire loro la bellezza dell’associazione. Significa presentare alle persone che incontriamo la proposta bella ed affascinante dell’associazione in maniera che anche loro la scoprano, l’apprezzino e condividano la vita associativa”.
Collaborazione, sottolinea il presidente Andrea Cavazzoni, è in stretta connessione con intersettorialità e incontro. “Ogni associato dell’A.C. deve prendersi cura non solo del suo settore, ma anche conoscere e aiutare gli altri, in un’ottica di scambio, relazione e comunione. Penso che un momento importante di questa comunione all’interno dell’associazione sia il Festincontro, a cui tutta l’associazione collabora. La collaborazione inoltre può essere attuata in diversi ambiti e già l’AC propone percorsi ed incontri in collaborazione con altre realtà, cole il corso sulla dottrina sociale della Chiesa e i Progetti famiglia. La collaborazione con altre realtà ecclesiali genera arricchimento e conoscenza reciproci. Anche in questo caso è necessario incontrare le altre persone ed i vari responsabili delle associazioni in un’ottica di relazione e stima reciproca, mantenendo il proprio carisma”.