– da ” La Libertà” n. 3, del 25 gennaio 2014 –
Compie due anni esatti il prossimo 27 gennaio, l’Associazione Italiana Vittime di Malagiustizia (Aivm), i cui responsabili sono venuti anche a Reggio Emilia, nei giorni scorsi, per presentare alla Chiesa diocesana questa giovane realtà, iscritta nel registro delle associazioni e operante senza scopo di lucro, che cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema purtroppo sempre attuale in Italia, quello della malagiustizia.
[dropcap font=”arial” fontsize=”36″]L’[/dropcap]associazione, che ha sede a Milano in piazza Luigi di Savoia 22 (telefono 02.66715134, indirizzi di posta elettronica
segreteria@aivm.it oppure info@aivm.it), è stata fondata ed è presieduta da Mario Caizzone, dopo che questi ha sperimentato a proprie spese che cosa vuol dire finire indebitamente nel tritacarne della giustizia, nel suo caso per reati finanziari; anche alla base della querelle giudiziaria che l’ha visto suo malgrado protagonista, infatti – ha spiegato – vi è “malagiustizia, ovvero scarsa professionalità, disinteresse verso i diritti della difesa, ma anche collusione e arroganza del potere, esercitati con la certezza dell’impunità e dell’intoccabilità dei giudici”. Per raccontare la sua odissea personale ha aperto il sito personale mariocaizzone.it.
La malagiustizia – proseguono i referenti dell’Aivm – è un fenomeno socialmente diffuso, e in un periodo di crisi come quello in cui versa il Paese si acuisce ulteriormente, poiché colpisce direttamente i cittadini ledendone i diritti. “Ci battiamo per far riconoscere la malagiustizia come patologia sociale che colpisce i diritti civili e i beni fondamentali della persona”, aggiunge Caizzone.
[dropcap font=”arial” fontsize=”36″]A[/dropcap]ivm offre infatti consulenze gratuite a tutti coloro che siano rimasti vittime di errori giudiziari, – in particolare a quanti venga disconosciuto il principio di presunta innocenza – trovandosi così in gravi difficoltà economiche, ma soprattutto sentendosi soli, abbandonati nella propria battaglia nei confronti di una giustizia che dovrebbe essere “con” e non “contro” il cittadino.
Come tiene a sottolineare Caizzone, l’associazione si avvale dell’operato gratuito di professionisti volontari molto sensibili a questo tema, che soprattutto in questo periodo si prestano per assistere chi incontra difficoltà giudiziarie. “In genere – spiega – da noi arrivano disperati che hanno perso il lavoro, la casa, i figli…, persone ‘perseguitate’ dagli ufficiali giudiziari, che non hanno soldi nemmeno per pagare gli avvocati”. L’obiettivo è quello di dar loro sostegno, una ‘voce’, soprattutto se si considera che del fenomeno della malagiustizia si parla solo se coinvolge personaggi in vista e nomi altisonanti. è a coloro che non possono godere della ribalta della cronaca che Aivm vuole dare attenzione, mettendo in risalto il dramma umano a cui vanno incontro i singoli ma anche famiglie e, in numero crescente, piccole e medie imprese. “Tramite il volontariato dell’associazione è poi nostra intenzione coinvolgere tutte le categorie (la magistratura, l’intera opinione pubblica), organizzando convegni, manifestazioni, incontri e scambi culturali”, dice Caizzone. L’Aivm ha poi molto a cuore la riforma della Giustizia: “Se il nostro Paese vuole veramente restituire fiducia nelle istituzioni ai cittadini, deve partire della Giustizia”.
[dropcap font=”arial” fontsize=”36″]A[/dropcap] tale proposito, il 24 ottobre scorso l’Aivm è stata invitata dalla Commissione Giustizia alla Camera dei Deputati per dibattere sul tema della carcerazione preventiva, suscitando interesse nei relatori, in particolare nel senatore Dario Stefàno, che si è dimostrato molto attento e si è detto intenzionato a dare il proprio appoggio per “offrire adeguato sostegno alle persone che si ritengono danneggiate da ingiustizie o da dimostrati malfunzionamenti dell’organizzazione giudiziaria”.
Aivm opera a Milano basando la sua attività soprattutto sul contatto telefonico e via e-mail. Non si occupa di recupero crediti e i professionisti volontari dell’associazione non rappresentano gli interessati presso la Pubblica Amministrazione. Per chi volesse saperne di più, per chiedere o perché no offrire un aiuto: tel. 02.66715134, fax 02.99988004, e-mail segreteria@aivm.it.