Tesori d’arte tutti da scoprire – Studenti reggiani all’opera in San Domenico e ai Chiostri di San Pietro

– da “La Libertà” n. 41, del 23 novembre 2013 –

“Occhio a San Domenico” e “Occhio ai Chiostri di San Pietro” sono i titoli di due progetti: il primo realizzato dagli studenti del liceo artistico Chierici, l’altro da realizzare insieme agli alunni di tre Istituti comprensivi: il “Leonardo da Vinci” di Reggio, l’“Enrico Fermi” di Rubiera, e quello di Carpineti e Casina. La realizzazione del progetti è possibile grazie all’Ibc (Istituto per i beni culturali) all’assessorato Scuola dell’Emilia Romagna, ai Musei civici, al Museo diocesano con il coinvolgimento del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna, grazie alla piattaforma dedicata al concorso “Io amo i Beni Culturali: ModE-Museo officina”, e alla Basilica di San Domenico di Bologna.
Il progetto “Occhio a San Domenico” è il frutto del lavoro dello scorso anno scolastico dal titolo “La Città e la Chiesa in Emilia Romagna. Alla scoperta degli edifici dedicati a San Domenico: il caso di Reggio Emilia”, che ha visto la realizzazione di un i-book. Il progetto nel 2012 è risultato fra i 16 vincitori della seconda edizione del concorso di idee per la valorizzazione dei beni culturali “Io amo i beni culturali”, promosso dall’Ibc e dall’Assessorato regionale alla Scuola, al quale avevano partecipato complessivamente 67 progetti con il coinvolgimento di circa 270 enti sul territorio. Il Liceo artistico di Reggio Emilia è risultato l’unica scuola della città selezionata in Regione.

[dropcap font=”arial” fontsize=”36″]“O[/dropcap]cchio ai Chiostri di San Pietro” è invece il titolo del progetto di questo anno scolastico, che prenderà in esame i Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia, progetto che ha visto il liceo Chierici sempre vincitore della graduatoria regionale “Io amo i beni culturali” (terzo su 46 progetti presentati).
Il “Chierici” è la prima scuola della città e della provincia che ha messo a punto un simile prodotto, che ‘girerà’ su iPad e iPhone.
Il nuovo progetto metterà a punto una metodologia di lavoro già sperimentata nella precedente edizione del bando “Io amo i beni culturali”, metodologia che l’i-book “Picture Book” (strumento multimediale interattivo) faciliterà. L’approccio divulgativo si manterrà culturale e ‘turistico’ e sarà in grado di ricostruire fedelmente, virtualmente e graficamente la storia dei beni culturali adottati. Dal punto di vista musicale vi sarà un’attenzione a un’interpretazione in chiave contemporanea dei documenti rinvenuti. Ne scaturirà una ‘mappa di beni’ preparata e costruita da studenti preparati da docenti che lavorano in team, proprio per far emergere le specifiche competenze che potranno essere raccolte e documentate.
“Occhio a San Domenico” è stato presentato dal Liceo statale d’Arte “G. Chierici” e dal Museo diocesano di Reggio Emilia. Il progetto si propone di valorizzare attraverso modalità innovative – cioè la ricostruzione virtuale del bene culturale – il patrimonio storico e artistico della chiesa di San Domenico di Reggio Emilia, chiusa dal 1996 a causa del terremoto, ma ricca di opere d’arte e di paramenti preziosi.

i-book_PictureBook_OcchioaSanDomenico_studentireggiani

[dropcap font=”arial” fontsize=”36″]L[/dropcap]a modalità con cui si è realizzato l’i-book non ha richiesto soltanto un approccio tecnologico nuovo, ma soprattutto ‘culturale’. Gli studenti, dopo aver acquisito le conoscenze inerenti la chiesa, non si sono limitati a costruire un libro nel senso tradizionale (con un principio, uno svolgimento e una fine): nell’i-book infatti non prevale la linearità, ma la circolarità, la contaminazione, l’uso di linguaggi diversi nello stesso ‘testo’. I due i-book “Occhio a San Domenico” e “Occhio ai Chiostri di San Pietro” non si potranno pertanto considerare un “prodotto”, ma un’esperienza estetica in cui più linguaggi si contaminano: nel primo gli studenti hanno inserito brani musicali (l’organo della chiesa è funzionante) da ascoltare, spezzoni di documenti che raccontano il lavoro degli studenti in visita ai luoghi d’arte, foto che non solo documentano la ricchezza e l’importanza storica delle ‘segrete’ della sacrestia – le pianete o i calici – ma interpretano in chiave contemporanea un significato che lo studente ha colto, disegni, bozzetti che non arricchiscono e completano il racconto, ma sono parte integrante del testo…
Referenti del progetto sono stati la professoressa Silvia Moretti (insegnante di Storia dell’Arte presso il Liceo artistico “Chierici”) e la professoressa Paola Panciroli (insegnante di Religione nel Liceo e referente per il Museo diocesano), che hanno coordinato un gruppo di studenti selezionati da una decina di classi del “Chierici” nel corso dell’anno scolastico 2012-2013.

[dropcap font=”arial” fontsize=”36″]L’[/dropcap]iniziativa, altamente innovativa e qualificante, vedrà una riedizione ampliata quest’anno, con la partecipazione dei partner dello scorso anno e di altre scuole (Istituto comprensivo “da Vinci”, referente la dirigente Domenica Tassoni; Istituto comprensivo “Fermi” di Rubiera, referente il dirigente Giovanni Battista Di Ciocia; Istituto comprensivo di Carpineti e Casina, dirigente Giuseppina Gentili). Questi ragazzini delle medie lavoreranno con gli studenti della secondaria di primo grado insieme ai nostri studenti del Liceo Chierci attuando anche la continuità tra scuola media e superiore. A proposito della prosecuzione dell’operazione con un secondo progetto, il responsabile del Museo diocesano, monsignor Tiziano Girelli, spiega che si prosegue in questo vero e proprio investimento di forze, di fantasia, di studio e ricerca, particolarmente da parte degli studenti, per formare e affinare la attenzione, la sensibilità, la passione circa la conoscenza, la conservazione e soprattutto la valorizzazione del patrimonio storico culturale da cui siamo circondati.
Il picture book “Occhio ai Chiostri di San Pietro” permetterà la divulgazione di quanto appreso con occhi contemporanei, quelli degli studenti coinvolti nella ricerca. Il cittadino interessato ai Chiostri, consultando il picture book, partirà da quel bene per poi incuriosirsi, attraverso non banali punti di vista, e scoprire altri aspetti del patrimonio collettivo.

[dropcap font=”arial” fontsize=”36″]“S[/dropcap]i tratta di un bellissimo progetto – afferma Elisabetta Farioli, direttrice dei Musei Civici – che s’inserisce nella riqualificazione dei Chiostri di San Pietro, un’operazione che metterà in luce la bellezza di questo complesso monumentale che si può definire fra i più importanti della città, studiandolo e rendendolo fruibile al largo pubblico, che per lo più non lo conosce; un’operazione quindi rilevante, che unisce importanti strutture pubbliche, religiose, cittadine e regionali, scuole primarie e secondarie e fruitori d’arte”.

Mariagiuseppina Bo

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