Una regola di vita per gli sportivi – Presentato a Bologna il «Manifesto dello sport educativo»

– da “La Libertà” n. 40, del 16 novembre 2013 –

“Grande importanza assume oggi la pratica sportiva, perché può favorire l’affermarsi nei giovani di valori importanti quali la lealtà, la perseveranza, l’amicizia, la condivisione, la solidarietà”: con queste parole – che il futuro santo Giovanni Paolo II pronunciò nel 2000 durante il giubileo degli sportivi a Roma – si apre il «Manifesto dello sport educativo», presentato a Bologna lunedì 28 ottobre dalla Commissione regionale per la pastorale dello sport dell’Emilia-Romagna.

[dropcap font=”arial” fontsize=”36″]M[/dropcap]onsignor Carlo Mazza, vescovo di Fidenza e presidente della Commissione, intervistato a margine della presentazione del manifesto, ha voluto sottolineare con entusiasmo che questo agile documento “coltiva la pretesa di essere un’autentica regola di vita per ogni sportivo”, poiché, continua, “lo sport svolge una funzione del tutto singolare, quella di richiamare, con il valore del corpo, il primato dello spirito, superando un dualismo che sovente separa e divide la stessa persona come fosse polarizzata da un’ambivalenza irrisolvibile. Invece lo sport è fattore di unità della persona e dunque d’integrità educativa ed etica, dove e l’anima e il corpo trovano una feconda armonia”.
Il documento risponde al principio della corretta funzionalità dello sport, in un quadro di riferimento valoriale ben espresso dagli Orientamenti della Cei «Educare alla vita buona del Vangelo».

[dropcap font=”arial” fontsize=”36″]I[/dropcap]n cosa consiste questo manifesto e quali sono i suoi contenuti? Per rispondere a queste domande è bene rifarsi alle parole che la Commissione regionale per la pastorale sportiva ha utilizzato per presentarlo in anteprima, lo scorso giugno, ai vescovi della Conferenza Episcopale dell’Emilia Romagna (Ceer): “Innanzitutto il manifesto è fondato sul riconosciuto e riaffermato valore primario della persona e intende lo sport come aspetto fondamentale della persona, esprimendone una funzione elevante, razionale e sistemica. La funzione della tecnica, il contributo della disciplina e l’ordinamento delle facoltà della persona ottengono, infatti, nello sport un effetto tendenziale di perfezione”.
Il testo inoltre non è un ‘originale’ vero e proprio, ma riprende il modello promosso dall’Ufficio Nazionale Cei riproposto anche sotto una nuova forma più sintetica, essenziale e indicativa; è infatti proposto in maniera didascalica, per rispondere meglio ad un’esigenza di essenzialità, semplicità, immediatezza. Non è esaustivo, ma indicativo-allusivo di princìpi guida, come una “Regola di vita sportiva”.

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[dropcap font=”arial” fontsize=”36″]S[/dropcap]otto l’azione del documento della Cei «Educare alla vita buona del Vangelo» le Chiese dell’Emilia-Romagna con questo manifesto dichiarano quindi di non temere, anzi di favorire un’attività sportiva di senso, sviluppando un minimo di progettualità significativa e mirata, promuovendo tempi di formazione del tutto necessari. In tal senso lo sport potrebbe essere una via di approccio al fatto cristiano, se ben accompagnato da soggetti-educatori adulti.

[dropcap font=”arial” fontsize=”36″]A[/dropcap]pprovando il manifesto i vescovi della Ceer auspicano che questo documento possa far crescere negli adulti la responsabilità educativa, la coscienza del valore integrale dello sport, il compito di unire al sano divertimento l’ideale di costituire, attraverso lo sport, personalità giovanili capaci di scelte mature, rispettose dei valori fondamentali della vita, della spiritualità, della convivenza civile, della solidarietà.
I destinatari principali del manifesto sono quindi gli adulti educatori, animatori, allenatori e altre figure collaterali e contestuali: genitori, catechisti, sportivi. Esso può servire come un sussidio per brevi riflessioni e come “cartello” di riferimento per le società sportive, gli oratori, i luoghi dello sport (ad esempio, gli spogliatoi).

[dropcap font=”arial” fontsize=”36″]I[/dropcap]l comitato Csi di Reggio Emilia è disponibile a incontrare parrocchie, oratori o società sportive per presentare il manifesto dello sport educativo ad atleti, dirigenti e genitori.

don Pietro Adani
consulente del Csi Emilia Romagna

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