Educare il senso religioso con il buon esempio – Fism, al convegno d’inizio anno è intervenuto don Stefano Bucci

– da “La Libertà” n. 34, del 5 ottobre 2013 –

Si è tenuto a Rivalta, sabato 28 settembre, presso il teatro parrocchiale, il consueto incontro degli insegnanti delle scuole Fism in occasione dell’inizio dell’anno scolastico. Erano rappresentate tutte le più di ottanta scuole dell’infanzia della nostra provincia aderenti alla federazione delle scuole di ispirazione cristiana. La Fism era rappresentata dalla presidente provinciale e regionale Mariannina Sciotti e dal Coordinamento pedagogico provinciale della Fism stessa. Al tavolo di presidenza sono intervenuti, accanto alla Sciotti, il vicario generale della Diocesi don Alberto Nicelli, l’ispettore scolastico Luciano Rondanini, Gianluca Chierici in rappresentanza dell’Amministrazione Provinciale, Iuna Sassi in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Reggio Emilia, e Claudia Giudici, presidente dell’Istituzione Scuole e Nidi dell’Infanzia del Comune di Reggio. Moderatore dell’incontro Franco Bolondi, responsabile del Coordinamento pedagogico Fism.

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[dropcap font=”arial” fontsize=”36″]Q[/dropcap]uello delle autorità non è stato un semplice saluto di circostanza, ma un sentito ringraziamento per l’attività svolta dalle scuole paritarie della Fism, accanto alle scuole paritarie del Comune e a quelle statali, e una presa d’atto delle difficoltà economiche che in questi ultimi anni stanno condizionando l’impegno educativo svolto da questo fondamentale settore del sistema scolastico integrato nazionale. Molto interessante l’intervento di Luciano Rondanini, che ha ricordato l’ormai quasi bisecolare presenza della scuola d’infanzia in terra reggiana, con i primi asili d’infanzia ispirati alla pedagogia del sacerdote don Ferrante Aporti.
Ha fatto riflettere l’intervento di don Luigi Giansoldati, parroco di Rivalta, che tanto ospitale si è dimostrato nell’accogliere l’incontro della Fism, gestore lui stesso di una delle più grandi scuole dell’infanzia federate alla Fism. Don Luigi ha sottolineato come la professione dell’educatrice non può essere un “mestiere” come un altro, ma ha necessità di un supporto “vocazionale” che sappia cogliere le peculiarità del rapporto con il bambino, concepito come persona che ha bisogno di sentirsi accolta e amata ancor prima di ricevere saperi e competenze.

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[dropcap font=”arial” fontsize=”36″]L’[/dropcap]attrice Monica Morini della Compagnia “Teatro dell’Orsa” ha quindi brevemente intrattenuto i presenti con la lettura di alcuni passi del libro Che cos’è un bambino? di Beatrice Alemagna. “Un bambino è una persona piccola, con piccole mani, piccoli piedi e piccole orecchie, ma non per questo con idee piccole.” Idee e riflessioni che hanno preparato il terreno alla relazione di carattere pedagogico e formativo tenuta da don Stefano Bucci dell’Arcidiocesi di Ravenna-Cervia. Questo giovane sacerdote, invitato per la sua competenza in materia, con semplicità e grande comunicatività, ha intrattenuto per un’ora e mezza la numerosa assemblea di insegnanti sul tema Educare il senso religioso dei bambini, tema tanto importante quanto delicato, di grande attualità e interesse in modo particolare per le scuole di ispirazione cristiana. Molto efficace la presentazione della tematica con la chiara distinzione fra educazione catechistica, tipica di una età più avanzata, ed educazione del sentimento religioso.

[dropcap font=”arial” fontsize=”36″]N[/dropcap]ella scuola dell’infanzia – ha detto don Bucci – è quest’ultimo che va educato per accogliere e sostenere quel senso di spiritualità che è innato nell’essere umano e soprattutto nei bambini. Particolarmente significativo a questo scopo risultano nella quotidianità educativa la coerenza e il buon esempio da parte di noi adulti.
La particolare attenzione con cui è stata seguita la relazione da parte dell’intera assemblea dice come e quanto il relatore abbia saputo rispondere a domande, per quanto inespresse, emergenti dalla situazione educativa odierna, presenti sia nella scuola che nelle famiglie, ed è dimostrazione di quanto gli insegnanti presenti abbiano effettivamente “partecipato” all’evento, e non semplicemente “ascoltato”, con grande senso di responsabilità e impegno di educatori.

Ilaria Giovanelli
coordinatrice Fism

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