Il cinema racconta la fede: a Rivalta, da maggio, un ciclo di lungometraggi

– da “La Libertà” n. 14, del 13 aprile 2013 –

Il rapporto tra cinema e fede negli ultimi anni si è fatto sempre più intenso. Ad esempio, l’ultima Mostra di Venezia ha fatto registrare tra i film in concorso un marcato interesse verso i valori del sacro e i territori dello spirito, con un dialogo verso il soprannaturale, un confronto tra le religioni, una riflessione sulle pratiche devozionali, impensabili alla vigilia. Film come “Pietà”, “La sposa promessa”, “Bella addormentata” e “Il villaggio di cartone”, nel passaggio dagli schermi veneziani alle normali sale di proiezione, hanno interrogato e interrogano tuttora a fondo le coscienze degli spettatori. Così come, negli anni passati, ai festival di Cannes, di Berlino eccetera sono passati (e sono stati premiati) veri capolavori, quali “Uomini di Dio” e “La guerra è dichiarata”; film che, pur con una diversità di impostazione, di obiettivi ed esiti artistici, hanno lanciato segnali significativi nell’individuazione delle esperienze di fede come snodo essenziale per il percorso di maturazione individuale e collettivo.

[dropcap font=”arial” fontsize=”36″]I[/dropcap]l Circolo di cultura “Giuseppe Toniolo” di Reggio Emilia, che assieme a una rete di associazioni laicali svolge da tempo un lavoro di divulgazione e di approfondimento della cultura d’ispirazione cristiana, ha voluto cogliere questa nuova possibilità di valorizzazione della “settima arte” – il cinema – che pur nel dominio della Tv ha mantenuto un alto valore espressivo e “d’impatto” sul pubblico – abbastanza stanco delle solite conferenze frontali – con l’uso del linguaggio cinematografico come ulteriore mezzo di sensibilizzazione ed inculturazione della fede; un metodo oggi particolarmente apprezzato dai giovani.
Questa intuizione è sfociata in un’importante opportunità nel corso del recente progetto nazionale promosso dall’Acec (Associazione Cattolica Esercenti Cinema- Sale di Comunità) denominato “Il Senso della Fede – cinema, teatro, cultura”, che in collaborazione con il Servizio nazionale per il Progetto Culturale e il Servizio per la Promozione del sostegno economico alla Chiesa italiana della Cei favorisce in 60 sale di comunità sparse in tutta Italia (soprattutto cinema parrocchiali) proiezioni ispirate a criteri di qualità dell’offerta culturale, che mettono in scena la fede e la dimensione spirituale della vita attraverso percorsi non sempre espliciti e lineari.
Infatti si può parlare di film religioso anche quando il soggetto non lo manifesta apertamente.

[dropcap font=”arial” fontsize=”36″]I[/dropcap]l cinema ha condensato spesso nelle trame delle sue storie elementi che traggono origine proprio dall’immaginario religioso sedimentato durante i secoli della storia del Cristianesimo. Un’operazione culturale fra l’altro sperimentata con successo nel Film Family del 2011, e valutata positivamente per la sua originalità dal cardinale Ravasi, a capo del Pontificio Consiglio per la Cultura. Proprio con questo approccio sono state prescelte le opere cinematografiche che costituiscono un “catalogo” ideale dei film consigliati (una ventina). Perdono, carità, sacrificio, amore, ricerca, misericordia, speranza, coscienza, tradizione… sono le parole-chiave che introducono alla lettura dei film.

Un fotogramma dal film "La sposa promessa (Fill the void)"
Un fotogramma dal film “La sposa promessa”

[dropcap font=”arial” fontsize=”36″]L[/dropcap]a parrocchia di Rivalta, che è dotata di un’attrezzata “sala di comunità – il Cinema Teatro “Corso” – ha accolto con favore la proposta del Circolo “Toniolo” di mettere in rassegna per il mese di maggio 4 film particolarmente significativi, presi dal catalogo Acec, coinvolgendo nell’iniziativa l’Anspi e l’Anteas di Reggio Emilia, nonché associazioni ecclesiali e laicali che hanno una comune “mission” formativa (come Azione Cattolica, Associazione Genitori, Associazione Italiana Maestri Cattolici, Unione Cattolica Italiana Insegnanti e Centro Italiano Femminile).
Il ciclo di cineforum è accompagnato da un volumetto-guida alla lettura e commento, dal titolo “La fede nel cinema di oggi”, edizioni Effatà (reperibile anche on-line), corredato di schede filmico-pastorali, che a Rivalta verranno distribuite.

[dropcap font=”arial” fontsize=”36″]E[/dropcap]cco il programma (le serate iniziano tutte alle ore 21): giovedì 9 maggio “la Fede come amore” – Tutti i santi giorni, di Paolo Virzì (2012), presenta la professoressa Giovanna Bursi; giovedì 16 maggio “la Fede come fiducia” – La guerra è dichiarata, di Valérie Donzelli (2012), presenta la professoressa Flavia Rossi; giovedì 23 maggio “la Fede come sacrificio” – Uomini di Dio, di Xavier Beauvois (2010), presenta il critico Gian Lauro Rossi; giovedi 30 maggio “la Fede come tradizione” – La sposa promessa (Fill the Void), di Rama Burshtein (2012), presenta il regista Eugenio Bicocchi.

Luigi Bottazzi

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